La decisione di sospendere la partita Barcellona-Juventus -che si sarebbe dovuta giocare a Santa Clara alle ore 4.30 di sabato scorso- è stata presa nel giro di meno di mezz’ora. Attimi di frenesia dovuti a malori, vertigini e problemi di stomaco che hanno messo al tappeto gran parte del team, sia giocatori che membri dello staff blaugrana.
Il virus -contrariamente a quanto si pensava all’inizio- è stato probabilmente contratto a Barcellona. Il primo ad accusare i primi sintomi è stato Gavi, poi è toccato a Jules Koundé, e infine a Balde. Dopo loro tre, a catena nella giornata di sabato la situazione è nettamente peggiorata. Un quadro generale decisamente desolante che ha portato alla decisione finale di non scendere in campo per indisposizione. Il poco preavviso è dovuto al fatto che quelli che si erano preparati per più sessioni, erano proprio quelli che non potevano giocare. In secondo luogo era meglio evitare che il contagio continuasse a macchia d’olio.
Il Barcellona sta vivendo giorni difficili dopo l’annullamento della partita contro la Juventus. Il club riferisce: “I giocatori della prima squadra del Barcellona colpiti dalla gastroenterite virale, che ha costretto a sospendere la partita contro la Juventus al Levi’s Stadium, stanno procedendo positivamente. Nelle ultime ore non sono stati rilevati nuovi casi. La maggior parte dei giocatori colpiti dovrebbe prendere parte alla doppia seduta di allenamento prevista per lunedì. Prima della partita contro l’Arsenal, la squadra svolgerà un’altra sessione di allenamento che permetterà a Xavi di continuare a recuperare le forze. Il Barcellona non vede l’ora di debuttare davanti ai propri tifosi americani nella partita che si disputerà al SoFi Stadium di Los Angeles mercoledì 26 luglio”.