Malu Mpasinkatu, dirigente, ha detto la sua sulla Juve. Ecco le sue parole a RBN: “Quando la Juventus ha fatto il filotto, si diceva che Allegri si fosse ripreso la squadra. Quando le cose hanno cominciato ad andare male, si propendeva per un cambio. A me, invece, piace scindere risultato e gioco: a volte si vinceva, ma in maniera un po’ raffazzonate. Io non critico Allegri più di tanto.
Dopo la partita contro l’Inter c’è stato un black-out: non è da Juve bloccarsi, ma capita. Capita che, quando si perde uno scontro diretto per lo scudetto, si esauriscono delle energie psicofisiche. Però già contro l’Empoli è arrivato il primo campanello, che è stato sottovalutato. Questo è stato confermato non solo contro l’Inter, ma anche contro l’Udinese e in parte contro il Verona e il Frosinone. Se Rugani non avesse fatto quel goal all’ultimo respiro contro i laziali, sarebbe arrivato un altro pareggio, che avrebbe portato cinque punti raccolti sui diciotto disponibili. Di conseguenza qualcosa che non è andato c’è.
In ogni caso sono arrivati i tre punti che aiutano la Juve a riprendersi. Adesso la Juve deve giocare come se dovesse ancora lottare per lo scudetto, perchè la matematica non ha condannato i bianconeri. Inoltre tanti giocatori devono garantirsi la riconferma, anche perchè per la prossima stagione c’è la Champions League. La Juventus non dovrà da tornarci da comparsa”.