Montero: "Per formare la squadra ci vuole tempo..."

Montero: “Per formare la squadra ci vuole tempo…”

Paolo Montero
Paolo Montero, allenatore della Juventus Next Gen, ha detto la sua sui bianconeri, parlando anche del prossimo match.

Paolo Montero, allenatore della Juve Next Gen, ha detto la sua sui bianconeri. Ecco le sue parole: “Ho pensato molto insieme ai ragazzi a questo inizio di stagione. Sapevamo che il calendario ci avrebbe messo davanti a partite difficili, e adesso dobbiamo cominciare a raccogliere i frutti del nostro lavoro, che facciamo in partita e in allenamento. I ragazzi hanno fatto vedere, nonostante il girone difficile e queste prime partite, molte cose positive, anche nel primo tempo contro il Benevento. Il gruppo sta bene, c’è voglia, sono focalizzati: per esempio dopo il pareggio con il Picerno c’era un’atmosfera in spogliatoio come se avessimo perso”.

Sul gruppo

Il giocatore della Juve Next Gen Afena Gyan
Il giocatore della Juve Next Gen Afena Gyan

“Ecco, questo mi è piaciuto molto, significa che si stanno prendendo le loro responsabilità, che hanno consapevolezza che possono fare cose importanti. Il gruppo è bello, da adesso in poi si deve accelerare nella crescita. Tecnicamente stiamo lavorando sugli sviluppi dell’azione e sul nostro modo di giocare; va anche considerato che è normale che una squadra come questa abbia bisogno di qualche settimana per formarsi come gruppo, soprattutto in campo, perché fuori sono già molto affiatati. Mister Lippi dice che per formare una squadra serve almeno un mese e mezzo, noi siamo a ranghi completi da un mese, quindi stiamo lavorando nella direzione giusta. Contro il Potenza bisogna vincere, perché è un momento importante per trovare un risultato positivo, soprattutto a Biella, che è casa nostra e in cui dobbiamo cominciare a portare a casa i tre punti. Sarà una partita in cui dovremo dominare il gioco, perché anche il Potenza ha giocatori importanti, di categoria, che sono capaci a girare la partita con la loro esperienza. Servirà concentrazione, perché al minimo sbaglio si rischia di essere puniti”.