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L’ex calciatore Vincenzo Montella, ora allenatore dell’Adana Demirspor in Turchia, ha parlato intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ai quali ha parlato della sua avventura con la squadra turca, consigliando anche Andrea Pirlo: “Avevo una gran voglia di dimostrare che alcune stagioni poco fortunate non avevano minato la mia voglia di allenare. Che gli errori, perché anche io ne avevo commessi, non mi avevano abbattuto ma anzi erano stati motivo di riflessione e di crescita. E che un pallone che rotola resta sempre la cosa che più mi regala energia ed adrenalina nella vita. Volevo ripartire e non mi sono spaventato di farlo in Turchia con una squadra neopromossa che era penultima in classifica ed aveva esonerato l’allenatore”.
“Le aspettative erano limitate, quel 4-0 preso subito è stato salutare. Una secchiata di acqua gelida. Vincenzo, mi sono detto, ora o mai più. Siamo saliti in fretta, arrivati fino al quarto posto e per 5-6 mesi abbiamo occupato una classifica importante. Siamo stati la rivelazione e portato diverse novità tattiche, ma quando non sei abituato ad alzare così tanto l’asticella è normale avere poi un piccolo calo. Ci sono mancati alcuni giocatori importanti, avevamo pochi ricambi e abbiamo perso un po’ di punti e posizioni. Ci è venuto un po’ il braccino corto. Ma abbiamo chiuso l’annata con una grande vittoria per 7-0. È stata forse la stagione più soddisfacente della mia carriera. Ho visto crescere un pensiero, i giocatori, il gruppo. Mi sono divertito molto”.
“Ho incontrato gente semplice qui, accogliente e di buon cuore. Mi sto trovando bene. Mi farebbe piacere Pirlo venisse qui. Il campionato turco è di buon livello, anche qui sono decisivi i particolari, e noi tecnici italiani possiamo aiutare a farlo crescere ancora. Non dico che siamo i più bravi, ma portiamo con noi una grande scuola dal punto di vista tattico”.