Il grande giorno è arrivato. Il Mondiale di Qatar 2022 partirà oggi, e per questo motivo, il club bianconero, ha voluto ricordare 11 campioni del Mondo della Vecchia Signora. Ecco la nota ufficiale: “Il Mondiale Qatar 2022 è ai nastri di partenza: in mancanza dell’Italia, niente di meglio che pensare a un ideale formazione che compone undici Campioni del Mondo in bianconero! 3-4-1-2 ALLENATORE: MARCELLO LIPPI E Chi, se non lui. Ha vinto tutto in bianconero, in Italia e in Europa, in due differenti avventure. Poi, nel 2004, l’approdo alla Nazionale Azzurra. E due anni dopo un Mondiale incredibile, in Germania, in cui, a dimostrazione di quanto il gruppo fosse granitico, ha messo in campo 21 giocatori differenti su una rosa di 23. Un capolavoro, sotto tutti i punti di vista. Difficile, scegliere, perchè sono tanti i bianconeri fra i pali storici della Nazionale, a cominciare dal vincitore del 1934, Gianpiero Combi, seguito da Dino Zoff nel 1982. Tuttavia, scegliamo lui, Super Gigi. Mantenendo la porta inviolata cinque volte in Germania e subendo solo due gol, Buffon nel 2006, contribuì a scrivere la storia, rimanendo imbattuto per 453 minuti e realizzando grandi parate, con momenti salienti tra cui Pavel Nedved nella fase a gironi e contro Zinedine Zidane in finale. DIFENSORE: CLAUDIO GENTILE Con una carriera bianconera durata oltre 10 anni, Claudio Gentile è stato uno dei pilastri sia della retroguardia della Juventus che dell’Italia, dimostrandolo ogni minuto in quel magico Mundial 1982. Lo sanno bene i tifosi di Argentina e Brasile, che videro Diego Maradona che Zico marcati da Gentile nalle partite dell’Argentina e del Brasile con gli Azzurri, rispettivamente nella fase a gironi del secondo turno, DIFENSORE: FABIO CANNAVARO Il simbolo di Germania 2006. Il condottiero della Nazionale, il perno della difesa di quei giorni incredibili, colui che alla fine alzò la Coppa. DIFENSORE: GAETANO SCIREA Un altro eroe bianconero, eroe Mondiale. Nel 1982 fu pilastro della difesa azzurra, fino al trionfo con la Germania in finale. Cosa sia stato Gai per la Juve, lo ricordiamo tutti: un fuoriclasse, un modello, un simbolo.
Anche se originario dell’Argentina, Mauro Camoranesi si è presentato per la prima volta con l’Italia in un’amichevole del 2003 ed è stata una decisione che alla fine lo avrebbe portato ad alzare la Coppa del Mondo, solo tre anni dopo. Camoranesi ha giocato tutte le partite tranne due nel 2006, principalmente da titolare. Si è rivelato un giocatore fondamentale, schierato da un allenatore che lo conosceva bene dopo tre anni trascorsi insieme alla Juventus, inserendosi bene nel 4-2-3-1 prediletto da Lippi. CENTROCAMPISTA: DIDIER DESCHAMPS Campione bianconero, guida del centrocampo, ma anche pluri campione con la Francia. Didier non è solo uno Juventino vincitore dei Mondiali nel 1998, ma, come Lippi, è anche uno Juventino che ha alzato la coppa più bella dalla panchina, in Russia. E, fra l’altro, sarà ancora CT della Francia nel campionato che sta iniziando. CENTROCAMPISTA: MARCO TARDELLI Come poteva mancare “Schizzo?” Bianconero per ben 10 anni, dal 1975 al 1985, Tardelli proprio durante quel periodo vestì la maglia Azzurra nella spedizione in Spagna. E lasciando un segno, forse il più iconico: quell’urlo magnifico, interminabile, roboante, dopo il gol del 2-0 in finale. CENTROCAMPISTA: GIANLUCA ZAMBROTTA Giocatore molto flessibile, in grado di giocare sia in difesa che a centrocampo su entrambe le fasce, Gianluca Zambrotta si sarebbe rivelato un ingranaggio fondamentale per il trionfo dell’Italia ai Mondiali di Berlino. Saltando la partita di apertura contro il Ghana per infortunio, Zambrotta crebbe nel torneo man mano che procedeva, aprendo le marcature degli Azzurri nei quarti di finale contro l’Ucraina a meno di 10 minuti dall’inizio della partita. Gianluca colpì ancora un legno incredibile in semifinale con la Germania e concluse il mondiale completando la bellezza di 213 passaggi, spesso decisivi.
E chi, se non lui. Tralasciando la conclusione della sua carriera, l’arcinota espulsione contro l’Italia nella Finale 2006, non va dimenticato che, oltre a una enorme carriera da allenatore, Zizou ha scritto pagine sublimi di storia bianconera ed è stato Campione del Mondo, insieme a Deschamps, nel 1998. All’epoca arrivava da due stagioni juventine: fu subito decisivo nel gol di apertura del torneo dei Bleus mandando in rete Christophe Dugarry. E poi il rigore con l’Italia, e poi soprattutto quell’incredibile doppietta in Finale con il Brasile. ATTACCANTE: ALESSANDRO DEL PIERO Il gol alla Germania, quello che definitivamente ci mandava a Berlino. Il calcio di rigore, proprio a Berlino, calciato perfettamente, quando la palla pesava come un macigno. Bastano queste due foto per raccontare Del Piero campione del Mondo, da protagonista, con la sua classe, la sua corsa, la sua voglia. Cosa sia Ale per la Juve, beh… non serve nemmeno ricordarlo. Semplicemente, tutto. ATTACCANTE: PAOLO ROSSI La “punta”, quella che sguscia via, che non ti accorgi che ha fatto gol ma sta già esultando. La scelta, ovviamente, è dedicata all’indimenticabile Paolo Rossi. Un campione dentro e fuori il campo, un esempio di educazione rara. Bianconero per tanti anni, ma per tutta l’Italia, in virtù di quei gol che nel 1982 mandarono in estasi una nazione (parliamo della tripletta al Brasile?), semplicemente, “Pablito”. Guarda le maglie delle 32 nazionali del Mondiale e vota la tua preferita<<<
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