[fncvideo id=679923 autoplay=true] Gigi Moncalvo, giornalista, ieri ha parlato di Juventus ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Di seguito riportiamo le sue parole: “Ciascuno di noi, anche non tifosi, partecipano pro quota al rendimento della Juventus, al finanziamento dei bianconeri. Questo è il famoso giro della finta democrazia di questo Paese. Dovete pensare che negli stabilimenti dell’ex FIAT e della Stellantis ora, da mesi, dopo che sono conclusi i contratti, arrivano le cose più importanti. Ovvero i codici di produzione dei vari pezzi, che costituiscono la scocca da mettere attorno al motore. Codici di Stellantis, vale a dire a poco a poco questi stabilimenti vengono convertiti da produzione di ex italiani in modelli francesi. La dimostrazione si può avere vedendo la tv.
Il settore pubblicitario più redditizio è quello delle automobili e si deve notare quante pubblicità di automobili ci sono. Negli ultimi mesi sono aumentate le pubblicità di Citroen e dei modelli di Stellantis. Significa che, dato che i contratti pubblicitari si fanno almeno di tre anni, gli spazi prenotati da FCA per le proprie vetture e per i propri modelli sono stati presi in carico e passati ai nuovi padroni, cioè Stellantis ed ecco perché vengono reclamizzate la Citroen e meno la Jeep. Questo dimostra la colonizzazione che secondo lo Stato italiano non c’è. I cittadini, dunque, stanno contribuendo agli acquisti di Cristiano Ronaldo, Vlahovic, Zakaria, Gatti. Contribuiranno per il rinnovo di Dybala. È come la legge sui sussidi di Stato ai giornali.
Se compro un giornale in edicola e scelgo quello, non vedo perché di nascosto lo Stato prenda dal denaro che pago in tasse dei sussidi da dare a giornali che neanche sogno di leggere. Perché devo pagare un giornale e al tempo stesso di nascosto pagare il gruppo Angelucci, che è un grande imprenditore della sanità e non ha di certo bisogno dei miei soldi. Questo è lo stesso per il calcio. Se vogliamo semplificare, anche i fiorentini hanno contribuito all’acquisto di Vlahovic e Chiesa. Questo è il modo in cui lo Stato italiano si fa prendere in giro anziché farsi rispettare. Con la mano destra prendono il denaro pubblico e con quella sinistra non pagano le tasse e vanno a versarle all’estero quando le pagano”.