Maurizio Molinelli, ex allenatore di Moise Kean, ha rilasciato delle dichiarazioni a Tuttojuve.com, parlando del momento di forma dell’ex PSG. Ecco le sue parole sulla prestazione contro il Sassuolo, gara condita anche da un gran gol decisivo per l’attaccante e per i bianconeri: “Moise faceva parte dei Giovanissimi B quando l’ho conosciuto, aveva tredici anni e andava per i quattordici. Per la categoria era troppo forte, infatti quasi sempre andava a giocare con quelli più grandi di lui. Fisicamente era molto dotato, il gol al Sassuolo mi ha ricordato molto quelli che faceva con noi. E’ sempre stato uno che segnava a grappoli nelle giovanili, è veramente bravo. E vederlo giocare così a questi livelli, non può che far piacere.”
Sulle difficoltà alla Juventus: “Giocare nella Juventus non è semplice, gli attaccanti sono di livello e la concorrenza è spietata. Moise, il più delle volte, subentra, quando inizia dall’inizio poi non riesce a terminare la partita. A mio parere, il motivo per cui sta un po’ patendo è perché non è riuscito ancora a fare il salto di qualità. Ha fisicità, tiro, corsa, ma non si riesce a capire il perché non trovi continuità. I giovani fanno fatica ad emergere qui a Torino, ma il suo spazio lo sta trovando. Dei sei gol che ha messo a referto, molti di questi sono stati decisivi. Non tutte le marcature pesano nello stesso modo.”
Sul riscatto del classe 2000: “Bisognerà capire che tipo di attaccante vorrà l’allenatore. Con l’addio di Dybala e le insicurezze legate ai riscatti di Morata e dello stesso Moise, sicuramente la Juve dovrà cercare altre punte. Ha giocato in Premier e in Ligue 1, che non sono campionati semplici. Lui è riuscito sempre ad affermarsi, ed è stato bravo a ritagliarsi il suo spazio. Per me è un giocatore che sta meritando la Juventus.”