Intervistato per TMW, Luciano Moggi ha parlato delle ambizioni del progetto della Juventus. Ecco le sue parole: “Vanno valutati in prospettiva perché è un gruppo fatto di giovani, che deve avere il tempo di crescere. Non è pronto oggi per vincere, ma può venire fuori in futuro perché ci sono giocatori molto buoni. Non si costruiscono le cose in un anno, ma le cose stanno andando discretamente bene. Se mi convince la squadra, mi convince anche Thiago Motta. Ha dovuto fare i conti con gli infortuni, quello capitato a Bremer non è uno scherzo, ora ce n’è stato un altro… Devono andare avanti così, pensando di essere competitivi in un paio di anni a tutti i livelli e credo possano farcela. Giuntoli ha fatto un buon lavoro”.
Moggi: “Scudetto lotta a tre”
Sulle ambizioni Scudetto, Moggi ha proseguito: “Sì, ci sarebbe l’Atalanta, ma privilegia certe volte decisioni differenti. Hanno la fortuna di avere un allenatore che è una cassaforte e che permette di vendere bene dei calciatori, incassare dei soldi e poi sopravanzare quelli che li acquistano. Se avesse mantenuto tutto quello che ha prodotto la Dea sarebbe uno squadrone. Percassi e Gasperini hanno stabilito che vogliono coniugare molto bene il lato sportivo e quello economico. De Ketelaere aveva minato la credibilità sportiva di Maldini e a Bergamo è uno dei migliori, Retegui era un attaccante discreto nel Genoa, è diventato capocannoniere all’Atalanta. Il lavoro è importante, quei due conoscono il calcio a menadito”.