Impegnato nell’Europeo Under 19 con l’Italia, Fabio Miretti ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. Le parole del centrocampista della Juventus: “Avevo tanta voglia di aggregarmi all’Under 19. Ho condiviso tutto il percorso con questi compagni. L’avevo detto e quando ne ho avuto l’occasione non ci ho pensato due volte. Ho visto la prima partita dalla tribuna, spiace, ma ero in squalifica. Non vedo l’ora di aiutare in campo. Questo è un bel gruppo, tra di noi siamo amici. Volevo esserci per dare il mio contributo in una manifestazione importante“.
Oggi la sfida alla Slovacchia: “Sono i padroni di casa e ci terranno a fare bene. Soprattutto perché dopo la sconfitta 5-0 con la Francia vorranno riprendersi. Sarà tosta, ma siamo a un Europeo e quindi tutte le squadre che sono arrivate qui sono di grande livello“.
Un aspetto da migliorare: “La fase realizzativa. Basti pensare che nel primo tempo abbiamo fatto 14 tiri in porta, ma eravamo 0-0. Siamo una squadra valida e lo sappiamo, spingiamo sui nostri punti forti: la qualità tecnica, l’intensità, la completezza. Siamo un gruppo, questo farà la differenza“.
Anno della maturità: “Sto studiando a, inizio con gli scritti il 5 luglio. Almeno qui in Nazionale ci sono Mulazzi e Turicchia, che oltre a essere compagni alla Juve, sono anche compagni di classe. Ci mettiamo in tre e ripassiamo, abbiamo portato i libri“.
La stagione è stata di ottimo livello: “È stata una stagione entusiasmante. Ho girato tre gruppi con la Juventus, Under 23, Under 19, con la quale ho giocato la Youth League, e prima squadra. Poi Under 19 e Under 21 in Nazionale. Mi ha dato molte motivazioni, soprattutto perché mi sono dovuto adattare a un gruppo, all’allenatore, al contesto. Provi sempre nuove esperienze. Pensando a come l’ho vissuta io, direi che è stata una stagione da 10“.
Il debutto europeo: “L’esordio in Champions contro il Malmoe. Un’emozione indescrivibile per me, che sono partito fin da piccolo nelle giovanili della Juve. Esordire allo Stadium è stato incredibile“.
L’importanza di lavorare coi campioni: “Quando arrivi in un gruppo di campioni, non puoi far altro che migliorare. Sono cresciuto dal punto di vista tecnico e tattico, perché allenarmi con la loro qualità e i loro ritmi mi ha fatto migliorare. Ma parlando di maturità, dal punto di vista umano ho imparato dai senatori a saper cogliere i momenti: quando c’è da rimanere più serio, quando è il momento di sdrammatizzare. Tante piccole cose, che alla lunga fanno la differenza“.
Un sogno: “Vorrei vincere con la maglia della Nazionale, se devo ragionare a breve termine, direi: vorrei vincere questo Europeo. È la nostra ambizione, tra l’altro nel pacchetto c’è la qualificazione al Mondiale Under 20 (le semifinaliste si qualificano). Sogniamo in grande. In bianconero vorrei vincere la Champions, anche se non so se sia un sogno a breve termine. Prima sognavo l’esordio e l’ho fatto, ora sogno il trofeo“.
Niente vacanze: “A questo punto, non so se le farò. In questo momento sono concentrato sul calcio: quindi Nazionale, poi la Maturità, poi la preparazione per la prossima stagione“.