Milan-Juventus 0-1, Rabiot: "Possiamo puntare a di più del 4° posto"

Milan-Juventus 0-1, Rabiot: “Possiamo puntare a di più del 4° posto”

Adrien Rabiot
Adrien Rabiot, capitano contro il Milan nella vittoria della Juventus: ha parlato nel post partita di quello che ha lasciato il successo

Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus, ha parlato i microfoni di DAZN al termine del match vinto per 1-0 contro il Milan. Ecco le sue parole: “E’ un successo che pesa tanto. Volevamo anche dimostrare che ci siamo, che quest’anno abbiamo l’obbiettivo di arrivare tra le prime quattro e anche di più se ne abbiamo la possibilità. Sempre passando da queste partite. Stasera abbiamo fatto tutto bene, specialmente nell’atteggiamento. Anche undici contro dieci no abbiamo mollato un centimetro ed è così che dobbiamo affrontare tutte le partite”.

Rabiot ha proseguito commentando la prima partita da capitano con la fascia al braccio: “Sono felice. E’ il mio quinto anno qui. Amo questo club e per me avere la fascia è un onore. Lo è guidare questa squadra per la storia che ha. Sono molto contento, così come per la vittoria di stasera. Dobbiamo continuare così e non mollare, perché il campionato è lungo. Con questo atteggiamento io ci credo”.

Sul gol dell’ex Locatelli: “Lui è emozionato e felice. Prima della partita mi ha detto che sei anni fa segnò qui per il Milan. Quindi gli abbiamo detto: “Oggi devi segnare per la Juve“. Era tanto che non segnava, era il momento per lui per farlo e ci da i tre punti. E’ bellissimo”.

Sulle reazioni negli ultimi minuti di Allegri ha detto: “Io cerco di stare concentrato sul campo… ma il mister non è la prima volta che lo fa. Lui è così. Ha sempre voglia di vincere, di dare il 100% fino alla fine e ci da energia a fare questo. E’ bravo”.

Il messaggio per Fagioli e Danilo: “Siamo una squadra e stiamo tutti insieme. Sappiamo cosa è successo a Nicolò. Lui sta con noi tutti i giorni, si allena e cerchiamo di vincere anche per lui. Lo sosteniamo. Danilo spero torni la prossima se no in caso il capitano lo farò io…”

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