Fabrizio Miccoli è stato intervistato da DJ Carlo “Carletto” Nicoletti per la web serie GoalCar. Sulla sua esperienza alla Juventus, ha dichiarato: “C’era Del Piero, ma anche Trezeguet, Zalayeta e Di Vaio lì davanti. Ma in generale era una grande squadra. C’era Montero, una delle persone più vere mai incontrate nel calcio. Al di là del giocatore, come persona era eccezionale.
All’inizio non sono stato benissimo. Ricordo i gol che feci col Perugia alla Juve, con Montero che me le promise al ritorno. Al rientro i tifosi se la presero con me per il tatuaggio di Che Guevara, ma alla fine abbiamo chiarito. Io feci quel tatuaggio non per questioni politiche ma perché lo aveva Maradona, il mio idolo. Far parte di un gruppo incredibile, formato da grandi campioni, è stato un privilegio. Si vuole sempre vincere in quel club e sono stato benissimo. Non volevo andare via, volevo giocarmi il posto. Ma avevo mercato e decisi di andare alla Fiorentina“.
Sulla sua esperienza all’estero invece: “La Juve voleva mandarmi in Inghilterra, io trovai l’opzione Benfica con il mio procuratore. E’ stata l’esperienza più bella che potevo immaginare. Sapevo di andare in una grandissima squadra, ma è stato veramente incredibile”.
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