Ecco le parole del tecnico del Betis Siviglia in conferenza stampa: “Non è la stessa cosa andare a giocare contro la Juve dopo una sconfitta, perché passeremmo due o tre giorni a pensare a cosa abbiamo sbagliato. Vincere è sempre molto meglio che perdere. Vincere ci permetterebbe di pensare solo alla Juventus. Per questo cercheremo di fare un lavoro come quello fatto contro il Girona, ma facendo in modo che l’Espanyol non ci faccia il danno che ha fatto a loro”.
Sull’Espanyol:” Sono sotto pressione. Non vincono da un po’, hanno vinto l’altro giorno, ma sono ancora obbligati a fare punti. Hanno cambiato sistema, prima giocavano con un centrocampista più difensivo e ora con tre centrocampisti d’attacco. Hanno fatto molti cambiamenti e non so quale Espanyol vedremo. È un’incognita. Siviglia quasi salvo? La pressione è un bene e un male. È un bene perché ti fa entrare in partita e ti fa competere meglio, ma troppa pressione ti rende nervoso, non riesci a fare bene… Mi piace che la squadra abbia tensione. Non possiamo pensare che sia una partita come le altre, dobbiamo cercare di entrare in partita fin dall’inizio e di mettere in difficoltà i nostri avversari. Se lo faremo bene, metteremo gli avversari sotto pressione e renderemo loro le cose più difficili”.
Sull’Europa League: “Quando sono arrivato qui ho visto che non si può escludere nessuna competizione, ma dobbiamo anche fare un passo alla volta. Non possiamo pensare a una finale senza aver superato i quarti di finale, non possiamo pensare di arrivare agli ottavi quando siamo ai sedicesimi. La nostra idea è quella di competere in tutte, perché il Siviglia compete sempre. El Papu? Vorrei che lo incitassero, che lo facessero diventare un altro. Non so se ha fatto qualcosa che non è andato bene, non lo so, ma è un giocatore del Siviglia e vorrei che non facessero differenze con lui”.