Mecca: "Weah un'incognita, Giuntoli serviva alla Juve"

Mecca: “Weah un’incognita, Giuntoli serviva alla Juve”

Timothy Weah
Edoardo Mecca, volto del web e tifoso della Juventus, ha detto la sua sul calciomercato dei bianconeri, parlando anche di Weah.

Edoardo Mecca, volto del web e tifoso bianconero, ha detto la sua a Juventusnews24. Ecco le sue parole: “Weah? E’ un giocatore che già da un po’ di tempo mi sarebbe piaciuto vedere alla Juve anche se, come tutti i nuovi giocatori giovani, potrebbe essere anche un’incognita. Io sono molto contento del suo arrivo perché, visto che la Juve deve ripartire da un nuovo progetto, vorrei che ripartisse da un progetto basato sui giovani, anche con qualche rischio su dei nomi non tanto conosciuti. Secondo me c’è bisogno di freschezza. Quest’anno abbiamo visto come si sono ben comportati i giovani e come ha lavorato bene, negli anni, la Next Gen. La linea futura della Juve deve essere questa. A me il colpo Weah piace. Poi il campo darà la sua sentenza definitiva.

Nella Juve di questi ultimi anni una figura come Giuntoli serviva. Lui ha dimostrato grandi capacità al Napoli facendo un ottimo lavoro e prendendo giocatori con delle spese quasi a zero. Oltre a Kvaratskhelia penso ad Anguissa e Lobotka. Ha preso pure qualche granchio, ma sul mercato ci sta, li prendono tutti…Ha pure spiazzato la piazza su alcuni nomi, dimostrando di vederci lungo e spendendo tanto ma bene, come per Osimhen che ora è uno dei migliori attaccanti in Europa. Un dirigente di campo ci serviva tantissimo e gli auguriamo il meglio.

Allegri? Auguro ad Allegri di vincere. E’ chiaro che io avrei cambiato allenatore visto il pessimo gioco offerto negli ultimi 2 anni e le 30 sconfitte totali avendo una delle rose migliori del campionato. Sono stati difficili da digerire determinati risultati come i 5 gol presi dal Napoli e quelli presi dal Maccabi. I giovani sono stati utilizzati per sopperire agli infortuni che spesso sono stati figli di una preparazione di campo non adeguata. Abbiamo visto troppo spesso la squadra non correre o farsi dominare atleticamente dagli avversari che hanno giocato quasi sempre a viso aperto. Nel momento in cui ci si deve ridimensionare e si gioca solo la Conference League, questa era l’occasione buona per ripartire con un nuovo progetto giovane, con un nuovo progetto di campo, con un nuovo allenatore che proponga un’idea diversa di gioco su cui porre le basi per tornare ai vertici in 2-3 anni”.

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