La Juventus si sta preparando alla Continassa per la prossima stagione, con la preparazione che si sposterà da domani in USA, dove i bianconeri sono attesi da una mini tournée che poi vedrà giocare contro Deportivo Guadalajara, Barcellona e Real Madrid. Del viaggio nella sua terra ha parlato il centrocampista bianconero Weston McKennie, intervistato in esclusiva dai microfoni di Goal.com.
“Ho sfruttato la pausa per rilassarmi e lasciare che la mia testa si liberasse un po’. Il mio obiettivo era tornare qui ed essere in forma, mi sono allenato molto e la maggior parte delle persone non mi ha riconosciuto. È un buon segno. Nel calcio ti adatti e abitui alle cose molto rapidamente. Ovviamente in Italia questo precampionato è ‘anomalo’. Ci alleniamo due volte al giorno, arriviamo alle 8:30 di mattina e ce ne andiamo alle 8:30 di sera. È una di quelle cose in cui alla fine esclami ‘oh, Dio!’. Dopo un mese di assenza è bello rincontrare i compagni e toccare di nuovo il pallone”.
“Le parole di Allegri sono state molto importanti per me. Per un atleta conta parecchio trovarsi in un luogo dove ci si sente desiderato, dove hanno bisogno di te. Su un mio ipotetico trasferimento ne ho sentite di tutti i colori, al punto che è difficile ignorare del tutto certe voci. Io e il mio agente, comunque, siamo in stretto contatto e quindi sarei il primo a sapere se qualcosa è vero oppure no”.
“Le aspettative sono le stesse ogni stagione. La Juventus è una squadra chiamata sempre a vincere tutto. La maggior parte delle persone non può negare che la Juventus è la prima società in Italia, quindi dovremmo vincere campionato, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Champions League, o quantomeno, disputare la finale di Champions. Un pareggio per noi è come una sconfitta, i nostri standard sono molto elevati. Non ci piace perdere, stiamo lavorando per tornare ai livelli che ci competono. Penso che il mercato in entrata sia ottimo e che la prossima stagione sarà molto positiva per noi”.
“Per me è un’opportunità poter giocare con Pogba, sicuramente non vedo l’ora. Ha energia e tanta personalità, le tante possibilità che si hanno per potersi relazionare con lui sono un bene: in ogni gruppo c’è bisogno anche del momento di svago, per poi capire ovviamente quando è il momento di lavorare sodo”.
“All’inizio davo peso alle critiche. Quando ero più giovane, usavo l’abbonamento di mia madre su Top Drawer Soccer per controllare le mie classifiche di rendimento. Ora invece è diverso: mi sento come se stessi giocando bene, come se stessi facendo bene. Sono molto autocritico, so quando gioco una brutta partita: le persone che mi stanno vicine lo sanno bene. Ovviamente accetto le critiche e cerco di trarre spunto per migliorarmi. Non dobbiamo prestare molta attenzione ai social media, un luogo dove ogni giorno si affermano cose diverse: sappiamo quali sono i nostri obiettivi e come dobbiamo comportarci per raggiungerli”
“La Juventus è il mio luogo felice, per me è importante. Sarà forse che in Italia si bada più all’eleganza e alla classe ma, ogni volta che faccio qualcosa, la reazione è del tipo ‘cos’è che sta facendo adesso? È fantastico avere compagni che accettano tutto questo, che sanno bene quando è il momento di prendere le cose un po’ meno sul serio”. Intanto, parlando di mercato, attenzione alle ultime notizie da Sky Sport: “Morata il preferito, ma attenzione anche ad altri due nomi!” <<<