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In questi ultimi giorni si sta discutendo molto del possibile futuro di Gigi Buffon. A dispetto delle voci che lo volevano in procinto di firmare un altro rinnovo con la Juventus, le possibilità che il numero 77 lasci definitivamente il club bianconero sono in rialzo. Il portierone, infatti, vorrebbe provare una nuova esperienza da titolare prima di appendere i guantoni al chiodo e passare alla carriera dirigenziale (probabilmente in FIGC). Intervistato dai microfoni della Gazzetta dello Sport, l’ex centrocampista della “Vecchia Signora” Massimo Mauro ha espresso la propria opinione in merito alla faccenda:
Lui dice che si sente di giocare. E se io fossi il presidente di una squadra che vuole vincere lo scudetto o la Champions lo prenderei. Mi sarebbe piaciuto vederlo all’Atalanta in questi anni: se ci fosse stato col Real forse sarebbe andata diversamente… L’età conta? E’ chiaro che bisogna essere lucidi e Gigi lo è: se dice che può farlo c’è da credergli, anche perché quando ha giocato quest’anno è sempre stato fra i migliori. Un portiere quando sbaglia è criticatissimo, a 20, 30 o 40 anni. Però se lo fa a 40 gli dicono che è vecchio. Futuro? Io non so se abbia un progetto dopo il calcio con la Juve, ma in società di ex-giocatore vedo solo Nedved, non mi pare ce ne siano tanti. Giocare è la cosa più bella che c’è, un anno in campo ne vale dieci da dirigente.
Tra riconoscenza e invecchiamento ci può essere una via di mezzo. È giusto che la società pensi al rinnovamento, ma prima di privarti di uno che ha passato la vita con gli stessi colori è giusto pensarci bene. E i giocatori per rispetto alla loro carriera non devono sbagliare i tempi e dimostrare che sono ancora in grado di fare performance ai loro livelli. Buffon lo fa ancora”.