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Nel pomeriggio di ieri, la Juventus ha centrato il suo secondo successo consecutivo in campionato dopo quello sul Napoli di mercoledì scorso, battendo con il risultato di 3-1 il Genoa tra le mura amiche dell'”Allianz Stadium”, frutto delle reti siglate da Kulusevski, Morata e McKennie. Bianconeri che rimangono così in piena corsa per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, nonostante la giornata negativa del loro cannoniere Cristiano Ronaldo. Cr7 ha giocato una partita al di sotto delle aspettative, commettendo anche gravi errori sotto porta (vedasi l’azione del 2-0 di Morata), ma è finito nel mirino delle critiche per quanto successo dopo.
Alla fine dei 90 minuti, si era detto che il numero 7 si era levato la maglia gettandola a terra con rabbia, come segno di frustrazione per una giornata no. La verità è venuta a galla qualche ora dopo: Ronaldo era si nervoso, ma la sua maglia era stata lanciata all’indirizzo di un raccattapalle. Nel suo editoriale per il Corriere della Sera, Massimo Mauro ha così commentato la situazione:
“Ho visto molto bene la Juventus nella vittoria sul Genoa. Premetto che è difficile giocare una intera partita come i primi 45′, semplicemente perfetti nella gestione della palla e nella velocità delle giocate. E’ proprio la rapidità che permette ai vari Morata, Rabiot, Cuadrado di esprimersi al meglio. E prestazioni di questo tipo sono incoraggianti, perché danno fiducia all’ambiente di poter costruire una squadra per cercare di vincere anche in Europa il prossimo anno.Pirlo è bravo, lo ripeto, ed ha la personalità e la statura per essere l’allenatore che porterà la Champions alla Juventus. La nota stonata è il nervosismo di Ronaldo a fine partita, frutto del fatto di non essere andato in gol. E’ la foto di come lui sia un grande solista, ma non sarà mai un leader perché i suoi interessi sono superiori a quelli della società. Ronaldo è una azienda, e come tale pensa al proprio fatturato…”.