Materazzi risponde a Thuram: "Razzismo? Lui non usciva dal campo quando..." - JuveNews.eu

Materazzi risponde a Thuram: “Razzismo? Lui non usciva dal campo quando…”

Lillian Thuram
L'ex difensore dell'Inter ha risposto alle dichiarazioni che l'ex calciatore francese aveva rilasciato nei giorni scorsi

L’ex difensore della Juventus Lilian Thuram era intervenuto nei giorni scorsi durante il Festival dello Sport di Trento, denunciando il razzismo negli stadi, e chiedendo la partecipazione dei calciatori bianchi alla battaglia: “I giocatori bianchi non devono stare zitti nella lotta contro il razzismo“, aveva detto il difensore, e non si è fatta attendere la risposta, non richiesta, dell’ex difensore dell’Inter Marco Materazzi. Il giocatore ha parlato dallo stesso palco del Festival: “Sono contro il razzismo, però Thuram non è mai uscito dallo stadio quando cantavano Materazzi figlio di puttana. Questa è la discriminazione, per il bianco, per il nero e anche per il figlio di puttana”.

Il difensore aveva denunciato nei giorni corsi la piaga del razzismo negli stadi, con un discorso che aveva il sapore della resa: “Le cose non possono cambiare. Io mi sono messo a leggere, a studiare la storia, ho incontrato delle persone, ed è così che sono arrivato a giocare il Mondiale consapevole di tanti pregiudizi. È assurdo dire che non sei francese perché hai gli occhi azzurri. Il razzismo è una trappola, un’ideologia politica che va avanti perché c’è gente che ci guadagna. Il razzismo è arroganza, è pensare di avere sempre ragione, è non volere ascoltare gli altri. Bisogna uscire da questa arroganza”.

Il difensore ha poi chiesto aiuto: Se tu hai un problema, io ti devo aiutare, non è che ti devo chiedere prima da dove viene e che colore della pelle hai. Quando gridi che Koulibaly è una scimmia tu fai violenza, colpisci non solo lui ma tanta gente. Una persona deve aiutare un’altra persona perché abbia gli stessi diritti. Per uscire dal razzismo tu non devi pensare come un francese, un italiano, un nero, un bianco, un senegalese, ma come un essere umano“.

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