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In una lunga intervista concessa ai microfoni di Tuttosport, l’ad dell’Inter Beppe Marotta ha avuto modo di parlare anche della Juventus:
“Rinvincita sulla Juve? No, niente di questo: lo scudetto dell’Inter è un sogno diventato realtà. Immagino sarà gratificante tornare da campione d’Italia a Torino, sabato 15 maggio, per decidere il destino della Juve. È il bello dello sport. L’esperienza torinese mi ha dato tanto, eccezion fatta per il congedo agrodolce, se così vogliamo definirlo. Sono rimasto in buoni rapporti con tutti, tranne con Paratici, però la questione è più umana che professionale. Sono un manager abituato ad accettare le scelte della società per la quale lavoro e così è stato in quel settembre del 2018, anche se onestamente non me l’aspettavo.
Scudetto aspettato? Francamente no, non così in fretta, non in meno di due anni. Voglio sottolinearlo ancora una volta e ancora con forza: il merito principale e straordinario di questa impresa deve essere ascritto ad Antonio. Lui, l’allenatore giusto preso al momento giusto. Questo tricolore nasce non soltanto dalla sua cultura del lavoro, dalla sua capacità di cementare un gruppo che, partita dopo partita, ha progressivamente creduto nelle proprie potenzialità e nelle proprie capacità. Nei mesi più delicati che abbiamo vissuto dall’inizio dell’anno, per via delle questioni societarie, Conte ha sapito isolare l’area sport dell’Inter, rendendola totalmente impermeabile alle situazioni esterne. In questo è stato formidabile e garantisco che non sarebbe stato facile per nessuno.