Ecco l’intervento di Domenico Marocchino su Radio Bianconera nel corso della trasmissione radiofonica ‘Cose di Calcio’. Sul momento che sta vivendo la Juventus ha detto: “Il campionato non è un torneo, è un Giro d’Italia, siamo alla terza di campionato e se facciamo una fotografia delle prime tre partite posso dire che il Milan è quella che ha più convinto. Al momento quanto visto in campo sembra dire che la Juventus trova meno difficoltà a giocare fuori casa che allo Stadium, ma dobbiamo tener presente che Udinese ed Empoli non valgono il Bologna. Io mi sono divertito anche perchè quando Chiesa è ispirato è uno che diverte. A mercato concluso mi sento di dire che a questa rosa mancano un regista e un giocatore estroso, che avrebbe potuto essere Berardi”.
E poi: “La squadra più corta rispetto all’anno scorso può essere un passo avanti ma una squadra deve essere duttile e saper anche leggere la partita. L’allenatore dà delle linee guida ma sono i giocatori che devono saper interpretare e modificare il proprio gioco anche a partita in corso e a seconda delle esigenze. Chi è l’uomo ombra di questa Juventus? In linea di massima direi che è Locatelli, quello che è ‘al centro della barca’ e se si sposta può creare squilibri, ma ieri per me lo è stato anche McKennie… forse sono uno dei pochi ad essere contento che non sia andato via”.