Marocchino: "Sono con Allegri, non bisogna dare tutte le colpe a lui"

Marocchino: “Sono con Allegri, non bisogna dare tutte le colpe a lui”

Federico Chiesa
Domenico Marocchino, ex calciatore, ha detto la sua sulla rosa della Juventus, parlando anche del calciomercato bianconero.

Domenico Marocchino, ex calciatore, ha detto la sua sulla Juventus, parlandone a TMW Radio. Ecco le sue parole: “Alla Juve devono creare spazi per prendere qualcuno. Se però sanno che sei obbligato a vendere, le offerte saranno al ribasso. Penso che un’ossatura e alcune priorità ce le abbiano. Il mercato è come un luna park, dove ci sono tante offerte, contrattazioni, che magari si concluderanno alla fine. La Juve un’ossatura già ce l’ha, giocando anche con un Pogba in meno e con Vlahovic e Chiesa a scartamento ridotto. Già sono questi tre al meglio farebbero risollevare la squadra. Giuntoli ha parlato di sostenibilità e poi competitività, quindi sarà così. Lo scorso anno il Napoli insegna: tutti si strappavano i capelli per gli addii e vedevano con scetticismo gli arrivi, poi sappiamo come è andata. La Juve deve vincere ma dovrà aspettare, visto il momento.

Bisogna capire qual è il valore reale di Allegri. Io sono un allegriano, ritengo che un allenatore incide se ha una formazione con certe caratteristiche negli ultimi anni ne ha avute un po’ strambe. Non darei tutte le colpe a lui. Devi avere qualcosa per fare una buona insalata mista. Vlahovic per Lukaku? No. Andrei dall’Atalanta e magari prenderei Hojlund. Punterei su questo danese, perché lo reputo uno emergente e di grande valore. Non stravedo per Lukaku. Chiesa e Vlahovic sono giocatori facilmente accompagnabili? No, perché Chiesa ha certe caratteristiche, così come Vlahovic.

Chiesa? Devi anche valutare il modulo, ma non solo parlando di Chiesa ma anche degli altri. Comunque non basta Lukaku. La Juve ha cominciato a entrare in crisi quando giocatori come Pirlo e Pjanic, ossia verticalizzatori, non c’erano più. Ma anche quando sono mancati quelli che si inseriscono. Oggi c’è Locatelli davanti alla difesa, che può fare quel ruolo ma è sacrificato. I due interni ce li ha, ossia Rabiot e Locatelli, manca quello che pensa davanti alla difesa. Puoi ovviare a ciò solo mettendo un interditore lì e trequartisti che possono partire in velocità e saltare l’uomo”.