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Il direttore tecnico dell’Udinese Pierpaolo Marino, ha parlato intervistato dai microfoni di Tuttosport a poche ore dalla partita contro la Juventus: “Meglio esordire contro la Juve. Perché il fattore sorpresa di solito si verifica più facilmente all’inizio piuttosto che a campionato in corso. Speriamo sia così per l’Udinese”.
ALLEGRI – “Stupito dal ritorno di Allegri? No, anche perché lo conosco da tantissimi anni. È stato un mio giocatore, Max, e in questo biennio in cui è stato fermo ci siamo sentiti parecchie volte e ho sempre avuto la sensazione che tornare a Torino gli sarebbe piaciuto. Con Allegri le telefonate non durano mai meno di mezzora: è un toscano ironico, troppo simpatico. E poi ci siamo visti qui a Udine per un evento: oltre che con me, mantiene tuttora un bellissimo rapporto con la famiglia Pozzo. I bianconeri non corrono il rischio della minestra riscaldata perché Allegri è caviale. Max mi sembra bello carico, determinato. E poi lui ha due grandi pregi: l’equilibrio e la praticità delle scelte. Allegri rende il calcio semplice, non cerca un’alchimia fatta di mille ingredienti chimici… Appartiene alla categoria dei vincenti: attualmente è tra i top 5 con Guardiola, Klopp, Tuchel e Simeone. Sì, con Allegri la Juventus parte favorita”.
LOCATELLI – “Non è assolutamente vero che il Sassuolo ha regalato Locatelli, anzi… Il prestito biennale, anche se gratuito, rientra in normali formule di rateizzazione dei pagamenti. Anche noi a volte lo utilizziamo per arrivare alla cifra che vogliamo. Carnevali è un abile venditore e vantare dei crediti futuri è soltanto un vantaggio. Come diceva Totò: è la somma che fa il totale. E il Sassuolo può arrivare a incassare 37.5 milioni per Locatelli. Una bella cifra ai tempi del Covid. L’affare lo hanno fatto tutti. Ovviamente anche la Juventus perché ha ingaggiato un centrocampista importante”.
DYBALA – “Ai tempi dell’Atalanta sono stato a un passo da Dybala: poi cambiarono gli agenti, il prezzo salì alle stelle e il Palermo si aggiudicò la Joya. Ho un debole per Paulo, da sempre, e sono sicuro che questo sarà il suo anno. Però mi auguro che il suo anno cominci dalla seconda giornata. Potessi, ma non posso, prenderei Chiesa”.