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La Juventus ha vinto sabato sera la terza giornata del girone di ritorno, battendo tra le mura amiche dell’Allianz Stadium l’Udinese per 2-0, grazie alle reti di Paulo Dybala nel primo tempo, e a quella di Weston McKennie nella ripresa. Grazie ai tre punti ottenuti contro i friulani, i bianconeri si sono portati ad un punto di distanza dall’Atalanta quarta in classifica, con i nerazzurri che hanno però un partita da recuperare. Ora la Juventus è attesa dalla partita di Coppa Italia in programma domani sera contro la Sampdoria, e poi andranno domenica sera a giocare a San Siro contro il Milan, in una partita molto importante per il proseguo della stagione.
Un momento delicato per i bianconeri, che anche fuori dal campo stanno affrontando alcune difficoltà, legate ai rinnovi di contratto di alcuni giocatori, rimandati a fine febbraio. Proprio di questo, e in particolare del rinnovo di Paulo Dybala, ha parlato il direttore dell’area tecnica dell’Udinese Pierpaolo Marino, intervistato dai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport: “Mettere mano sui problemi degli altri non è facile, io però conosco molto bene Paulo perché l’ho trattato per l’Atalanta quando era un ragazzino e giocava in Serie B in Argentina, quando ci ritroviamo c’è un cordiale rapporto. Se si mettono a tavolino e chiariscono alcuni aspetti della vicenda che io non conosco potranno trovare l’accordo. Fermo restando che la Juventus deve fare una politica di rigore che mi pare stia applicando per risanare i conti che sono molto complicati”.
Marino è tornato anche sulla partita persa contro l’Atalanta: “Abbiamo subito un sopruso, il campionato è falsato. Noi ci saremmo accontentati di un rinvio di uno-due giorni giorni per fare un allenamento, la nostra è stata una denuncia contro un sopruso subito. C’è un conflitto tra Asl e Lega di Serie A: una è spettacolistica, l’altra deve invece tutelare la salute dei cittadini. Non abbiamo ancora letto il nuovo protocollo, ma con tante partite rinviate e alcune giocate con tanti assenti, il campionato ora ha poca regolarità. E non ce l’abbiamo certo con l’Atalanta ma con chi ha organizzato la partita”.