Mantovani: "Federico ed Enrico Chiesa non giocano allo stesso modo, alcune caratteristiche..." - JuveNews.eu

Mantovani: “Federico ed Enrico Chiesa non giocano allo stesso modo, alcune caratteristiche…”

L'ex presidente della Sampdoria ha parlato

[fncvideo id=656489 autoplay=true] TORINO – Enrico Mantovani, ex presidente della Sampdoria, ha parlato ai microfoni di TMW Radio. Queste le sue parole: “Se vedo similitudini tra Federico ed Enrico Chiesa? So benissimo che uno è figlio dell’altro, altrimenti potresti non rendertene conto. Non giocano nello stesso modo, ma alcune caratteristiche mi fanno sorridere d’affetto. Enrico è uno dei nostri, è ligure, era uno con la rabbia agonistica dentro. Montella? Quella di Vincenzo invece è un’altra storia, ma per me altrettanto bella. Lì feci qualcosa di non troppo carino nei confronti dei cugini, perché c’era la comproprietà tra il Genoa e l’Empoli ma avevo ottimi rapporti, come tuttora, con Corsi. Di presidenti che capiscono così di calcio ce ne sono pochi, ho solo da imparare. Dicevo di Montella, successe che stavamo cercando Protti ma il suo procuratore fece un giochino non troppo carino, e l’alternativa non poteva che essere Vincenzo.

Federico Chiesa e Lorenzo Insigne lottano su un pallone

Poi ancora: “Non ci voleva un genio per capire che di giocatori che tramutassero in gol ogni pallone come lui, ce n’erano pochissimi. Mi viene in mente Inzaghi. Rispondo però alla domanda: se mi avessero detto che sarebbe stato allenatore, avrei detto nessun problema. La verità è che se mi avessero chiesto invece di Mancini, avrei detto no. Roberto capiva tantissimo di calcio, è un vero artista, però con quel carattere esuberante che aveva… Ho sempre pensato che per allenare servissero altre caratteristiche, ma mi ha smentito del tutto. Felicissimo che sia successo, è passato da genio ribelle a uno dei migliori allenatori al mondo. Sono nato a Genova, la Samp la tifavo già quando ero piccolo, mentre papà al tempo simpatizzava Lazio. Poi è diventato presidente, e abbiamo vissuto una favola che è diventata realtà, arrivando alla Serie A, alla Coppa Italia, lo Scudetto… Per le altre squadre sono cose normali, per un sampdoriano un’emozione fantastica, unica, che ho condiviso con le mie sorelle e mio fratello”.

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