In questi giorni la Juventus è stata travolta dal caso giudiziario dell’inchiesta Prisma. Un terremoto che ha portato alle dimissioni di Andrea Agnelli e del CdA e che potrebbe avere conseguenze in tribunale in ambito sia civile che sportivo. Dopo le diverse intercettazioni raccolte durante le indagini, i quotidiani stanno pubblicando anche le dichiarazioni dei tesserati ai Pm, riguardo alla cosiddetta ‘Manovra stipendi’.
La Gazzetta dello Sport ha pubblicato un estratto delle parole di Maurizio Sarri: “Parlai al telefono con Paratici perché eravamo in lockdown. Mi disse che c’era già l’accordo con i calciatori e che sarebbe stato opportuno che anche io mi accodassi. A me è stata proposta solo la rinuncia di quattro mesi, con tre mesi che sarebbero stati pagati sul contratto dell’anno dopo. Ma alla fine è stato previsto per me l’incentivo all’esodo in caso di esonero“.
La Rosea poi ha pubblicato un estratto delle parole di Chiellini. L’ex capitano, all’epoca, non era sicuro di continuare a giocare. Per questo gli venne offerto un incarico da ambassador, in cui inserire anche il corrispettivo delle due buste paga a cui avrebbe rinunciato ad aprile-maggio 2021. La sua dichiarazione: “Un contratto che andrà a partire da quando smetterò per tre anni. Le due mensilità sono state caricate lì e quindi ancora devo percepirle“.
La Repubblica invece ha svelato le parole di Danilo: “Non ci abbiamo messo molto a decidere, eravamo durante il lockdown e io ero rimasto in Italia. Poi sono andato in Brasile. Ero stato l’ultimo a rientrare in Italia insieme a Higuain e penso di essere stato l’ultimo a firmare. In una sala della Continassa, ricordo di aver firmato tre copie dello stesso documento che rispecchiava l’accordo: rinunciavo a un mese di stipendio e tre venivano rimandati alla stagione successiva”. Intanto Elkann fa partire la rivoluzione dal mercato in uscita: possono salutare in 9<<<