Giovanni Manna, dirigente della Juventus U23, ha rilasciato delle dichiarazioni a JTV, parlando della stagione in corso e di alcuni giovani talenti. Ecco le sue parole sul raggiungimento dei playoff: “Noi dobbiamo essere liberi, tranquilli e non vivere quella pressione del risultato e di dover raggiungere per forza un obiettivo. Questo non ci aiuterebbe. Dobbiamo vivere ogni partita come una gioia. Il bilancio penso sia positivo come negli anni passati, il nostro obiettivo è quello di formare i calciatori in vista della prima squadra. È stata una stagione positiva, abbiamo fatto il record di punti, potevamo fare anche meglio, ma siamo abbastanza soddisfatti di quello che è stato fatto finora. Siamo consapevoli di essere diversi, di essere dei precursori, lo abbiamo dimostrato con l’U23 ma anche con l’U19, dove scegliamo di giocare senza fuori quota. Per noi è un grandissimo trampolino di lancio. Abbiamo una grande base solida italiana e abbiamo riscontro sul campo che i ragazzi crescono. L’importante è che gli diamo anche la possibilità di poter sbagliare, i ragazzi questo lo sanno e sono sicuro che col tempo riusciremo a trarre dei grandi benefici da questo progetto.”
Sui talenti dell’U23: “Eravamo consapevoli di essere arrivati alla fine di un percorso per alcuni ragazzi l’anno scorso. Avevamo tanti giocatori in U19, dove è stato fatto un ottimo lavoro, e per questo abbiamo deciso di valorizzarli. Siamo contenti, speriamo di poterlo fare anche in futuro. Quest’anno avevamo giocatori di grande qualità, infatti sono riusciti a bruciare le tappe. Miretti, Soulé, De Winter e Aké sono stati spesso a disposizione della prima squadra e questo è un motivo di grande orgoglio. Noi lavoriamo al servizio della prima squadra, c’è un grande scambio di calciatori. Siamo a completa disposizione e si cerca di lavorare in modo funzionale alla prima squadra.”
Sulle soddisfazioni: “Dobbiamo restare uniti sapendo che le scelte che facciamo vanno verso la crescita dei nostri giocatori. Lavoriamo in funzione di questo e speriamo che in futuro ci siano molti più giocatori che possano fare questo percorso. Quando in Champions League gioca De Winter, o Miretti esordisce è un’emozione che non si può spiegare, è una grande soddisfazione.”