Mancini: "Pronostico scudetto? C'è incertezza. La Juve è sempre la Juve..."

Mancini: “Pronostico scudetto? C’è incertezza. La Juve è sempre la Juve…”

Intervistato da Primocanale il ct della nazionale italiana di calcio Roberto Mancini ha parlato del prossimo campionato di Serie A: “Negli ultimi quattro anni il campionato lo hanno vinto quattro squadre diverse, il che dimostra che c’è incertezza e che non c’è nulla di scontato. Il Napoli ha lo Scudetto sulle maglie e quindi parte

Intervistato da Primocanale il ct della nazionale italiana di calcio Roberto Mancini ha parlato del prossimo campionato di Serie A: “Negli ultimi quattro anni il campionato lo hanno vinto quattro squadre diverse, il che dimostra che c’è incertezza e che non c’è nulla di scontato. Il Napoli ha lo Scudetto sulle maglie e quindi parte come squadra da battere, ma l’Inter è forte, il Milan sta facendo un’ottima campagna acquisti, la Juve è sempre la Juve e la Lazio sta crescendo…”.

La “sua” Sampdoria il prossimo anno dopo la retrocessione giocherà invece in Serie B e sarà guidata da un grande ex Juve come Andrea Pirlo. “So che è difficile sempre, il campionato di B, e so che la Sampdoria esce da una situazione complicata – ha detto il ct -. Ma mi auguro che faccia bene e possa tornare subito in Serie A. Pirlo aveva già fatto bene nella Juventus e sono convinto che farà bene anche nella Sampdoria. Tornare a Genova? Per forza. Genova merita di avere due squadre sempre in Serie A. E merita di vedere e vivere il derby, che è il più sentito e il più spettacolare d’Italia”.

Nella Sampdoria ci sarà anche un po’ di Mancini visto che suo figlio Andrea è entrato nella dirigenza blucerchiata: “È stato emozionante vederlo con quei colori. Andrea è sempre stato sampdoriano. È cresciuto fra Genova e Bogliasco, mi ha visto indossare quella maglia, quando è cresciuto avrebbe voluto passare nelle giovanili della Sampdoria ma poi non c’è stata la possibilità. Io allenavo la Lazio, l’Inter, ma lui avrebbe voluto venire a Genova nella Sampdoria, non nel mio club dell’epoca. Sapevo che stava maturando qualcosa, ero a conoscenza della possibilità, poi la cosa è andata in porto. E fare questo lavoro nella Sampdoria credo sia una grande occasione. Andrea è giovane, ma ha competenza, parla tre lingue, è un ragazzo per bene”.