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L’allenatore della nostra Nazionale Roberto Mancini, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato sia degli azzurri ma anche della scelta di Pirlo di andare alla Juve.
SULL’EUROPEO – “Mi sarebbe spiaciuto se Roma non avesse potuto ospitare l’inaugurazione dell’Europeo. Mi auguro che un evento così importante e seguito possa rappresentare una rinascita, non solo per il calcio, ma per tutta l’Italia. E spero che gli altri sport e tutte le persone possano tornare a una vita normale anche prima dell’Europeo”.
SULLA NAZIONALE – “Avevo molta fiducia, proprio perché nessuno ci credeva. Tutti pensavano che non avremmo avuto buoni giocatori per un po’ e questa cosa mi stimolava molto. Però non pensavo che sarebbe stata messa insieme così in fretta. Ci siamo presi dei rischi andando a cercare tanti giovani, il mix con i più esperti è stato straordinario. Hanno trovato un feeling pazzesco, fondamentale in una squadra. Tre partite in 7 giorni con un sacco di problemi e quasi nessun allenamento. Abbiamo sempre vinto strameritatamente. La partita più difficile a Sofia, dove comunque non abbiamo rischiato nulla. Contro di noi si difendono tutti in 11 nella loro metà campo».
CONSIGLI A DONNRAUMMA – “Nel mio ruolo, non posso. So solo che il Milan è un grande club, sta lavorando bene e crescerà ancora. A Gigio auguro serenità».
SU PIRLO – “Se Pirlo ha fato male ad accettare la Juve? No, ha fatto benissimo. Se ti chiama una squadra come la Juve, non puoi dire di no. Ha fatto fatica, come era naturale, per mancanza di esperienza. Non aveva alle spalle neppure un’esperienza nelle giovanili. Ma era giusto raccogliere la sfida, Andrea il calcio lo conosce. La nazionale? Tre partite in 7 giorni con un sacco di problemi e quasi nessun allenamento. Abbiamo sempre vinto strameritatamente. La partita più difficile a Sofia, dove comunque non abbiamo rischiato nulla. Contro di noi si difendono tutti in 11 nella loro metà campo”.