Gigi Maifredi, ex allenatore della Juventus, ha detto la sua in un’intervista a Brescia Oggi. Ecco le sue parole riportate da Tuttojuve.com: “La prima cosa che mi viene in mente se si parla della Juventus e degli Agnelli? L’associazione viene automatica. Non si possono scindere le due cose. Un traguardo storico in un’epoca di proprietà straniere sempre più numerose nel calcio italiano? Sicuro, ma – nonostante gli eredi – qualcosa si è perso dell’etichetta Agnelli.
Una volta dicevi Agnelli e parlavi di Gianni e Umberto, l’Avvocato e il Dottore, persone di spessore. E anche a livello internazionale erano personaggi conosciuti, stimati. La dinastia va avanti, ma qualcosa si è perso. Sono cambiati i tempi? O i discendenti non hanno il carisma dei loro antenati? L’ultimo Agnelli alla guida della Juventus è stato Andrea, che ha vinto tanto, ma è incappato in queste ultime vicende.
John Elkann è una persona validissima, ma non ha un background particolare nel calcio. Ce l’ha a livello industriale. Gianni Agnelli, che non era intelligente ma molto di più, si era attorniato di persone che sapevano di calcio: Boniperti, ad esempio, un altro grande pezzo di storia della Juventus. Rimpianti? Sono orgoglioso di far parte di questa grande storia lunga un secolo”.