Gigi Maifredi, ex allenatore della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni a Bianconeranews.it, parlando della Vecchia Signora. Ecco le sue parole su Allegri: “L’unica persona che può esprimersi in merito è l’allenatore, da fuori è impossibile trarre delle conclusioni. Come si dice, una fuoriserie puoi valutarla soltanto se la guidi, non quando te la vedi sfrecciare davanti. Di certo dico che da fuori è facile sparare addosso al tecnico e all’ambiente ma è un esercizio che non porta a nulla. La verità è che è un periodo nerissimo ed è adesso che bisogna voler bene alla Juventus. Applaudire chi vince è normale, cercare di appoggiare chi sta andando malissimo è un dovere”.
Sulle differenze con gli anni ’90: “Non ci sono analogie, allora c’era Montezemolo che aveva contro Boniperti, che ambiva alla stessa carica, inoltre Montezemolo per i suoi impegni personali non poteva essere quasi mai presente. Lunedì e martedì era in America, poi doveva recarsi in Svizzera e in pratica c’era soltanto la domenica. Ma c’erano comunque a Torino personaggi che avevano il compito di sostituirlo. Io mi trovai in una situazione particolare, dovevo rifondare un gruppo che era abituato a giocare in una certa maniera ed io dovevo cambiarla.
Feci l’errore di prendermi del tempo che però alla Juve non è concesso, perché è una squadra che deve vincere sempre, col senno di poi avrei fatto scelte diverse, avrei imposto l’acquisto di Dunga e avrei vinto quel campionato. Il ritiro? Che ritiro è un ritiro di un paio di giorni? Hanno giocato martedì, sono tornati ieri e sabato giocano. Più che un ritiro è un messaggio della società che chiede al gruppo di avere maggiore compattezza e mostrare più impegno in campo”.