Dopo la sconfitta di San Siro contro il Milan, la testa torna subito all’Europa. Domani alle 18:45 la Juventus sarà impegnata in casa del Maccabi Haifa, nella quarta giornata della fase a gironi di Champions League. Dalla sala stampa dell’Allianz Stadium Massimiliano Allegri e Adrien Rabiot hanno presentato la sfida in conferenza stampa.
Prende la parola Rabiot
VOGLIA DI RISCATTO – “La squadra ha grande voglia di fare bene e andare a vincere per prendere punti per la qualificazione”.
COSA NON VA – “Parliamo sempre, anche quando vinciamo. Non è sempre tutto bello anche quando si vince. Se sapessimo cosa non è andato sarebbe facile. All’interno della squadra stiamo bene come compagni, come uomini. Abbiamo un bel gruppo, stiamo lavorando bene in allenamento e dobbiamo cercare di portare in partita quello che facciamo in allenamento”.
IMPORTANZA NELLA SQUADRA E FUTURO – “Io ovviamente mi sento importante per la squadra, ma credo che siamo tutti importanti, ognuno di noi. Ho un ruolo importante qui. In questo momento sto bene in campo, mi sento bene fisicamente. Sto cercando di trascinare la squadra, di fare le cose al 100% per aiutare il più possibile i miei compagni”.
FUTURO – “Non lo so. Ora ci sono altre cose a cui pensare. Io sono concentrato sul campo, a far bene e ad aiutare la squadra per uscire da questo momento di difficoltà. Poi vedremo cosa succederà”.
DIALOGO CON ALLEGRI – “Abbiamo solo parlato del programma dell’allenamento di oggi, come il mister fa sempre prima delle sedute. L’altra cosa è una cosa tra me e lui, non posso parlare di questo”.
CAMBIAMENTO DEL CENTROCAMPO – “La squadra è cambiata tanto da quando sono arrivato. Prima c’erano più giocatori di esperienza, ora siamo più giovani, con meno esperienza ma con molta qualità. Secondo me questo centrocampo e questa squadra sono buoni, forse con meno esperienza di quella in cui sono arrivato quattro anni fa”.
PENSIERO DEL MONDIALE – “Io sinceramente non sto pensando al Mondiale. Ora ci sono tante partite da giocare qui con la Juventus, dobbiamo cercare di fare bene. Gli altri hanno la stessa mentalità, anche se è vero che è difficile non pensarci. Dobbiamo prima cercare di fare bene nel mese che arriva, poi concentrarci sul Mondiale. È una stagione un po’ difficile, perché il Mondiale è durante la stagione, ma dobbiamo stare concentrati su quello che dobbiamo fare con il club. Poi penseremo dopo al Mondiale”.
ALLEGRI – “È un allenatore molto forte, sa gestire bene un gruppo anche fuori dal campo. Questo è molto importante. Non tutti gli allenatori hanno questo. Perciò penso che lui sia un allenatore completo, dentro e fuori dal campo”.
Prende la parola Allegri
LA PARTITA – “Sarà complicata perché già qui hanno fatto vedere delle ottime cose. Sono grandi tiratori e lo abbiamo visto. L’ambiente è molto caldo, bisognerà stare attenti in certi momenti della partita a non ripetere gli errori fatti finora”.
UN’ALLEGRATA CON IL TRIDENTE – “Se lo hai già detto tu non è un’Allegrata, al massimo farò qualcosa che nessuno si immagina. Dobbiamo ridurre al minimo gli errori. La partita di Milano è stata sulla falsariga di quella con il Benfica in casa. Su queste cose bisogna lavorarci. In questo momento dobbiamo avere più compattezza all’interno della partita”.
IL MACCABI – “Hanno buone qualità tecniche, buoni tiratori. Per vincere dobbiamo fare una grande partita. Bisogna avere molta più attenzione in certi momenti della partita. Su tutto quello che concerne quei momenti in cui quest’anno abbiamo lasciato cose per strada”.
CON LE BUONE O CON LE CATTIVE – “È un modo di dire. In questo momento bisogna tirare fuori qualcosa in più. I dettagli fanno la differenza, un centimetro in più fa la differenza. Come attenzione, come cuore bisogna fare le partite in modo diverso”.
I TASTI TOCCATI POST MILAN – “Il fatto che comunque ci sia la possibilità, domani sera, di giocare subito un’altra partita. Va vista come opportunità per rialzarsi. Le due partite precedenti ci avevano illuso. E’ un percorso che va fatto in crescendo, giorno dopo giorno, mettendosi sempre in discussione e arrivando agli obiettivi. Se ci sono squadre più brave di noi lo vedremo alla fine. Ma non dobbiamo fare errori in campo come è successo più volte quest’anno”.
LA PRESSIONE – “Più che la pressione bisogna essere consci dell’importanza della partita. Sarà complicata, l’ho detto anche prima dell’andata. Prima le partite le giocano e le vincono tutti, però va vinta sul campo. Dobbiamo giocare con attenzione e rispetto, come si affrontano tutte le partite. Tutte le squadre hanno qualità, ma soprattutto non dobbiamo dare dei vantaggi, ossia come quando in certi momenti usciamo dalla partita. Questo dobbiamo migliorarlo”.
GRUPPO SOLIDO MENTALMENTE – “Assolutamente sì”.
LA PERSONALITA’ – “C’è un percorso di crescita, questo non deve essere un alibi perché non bisogna averne. Dobbiamo andare in campo e fare il massimo, sotto tutti i punti di vista. Le cose basilari che servono per giocare: il cuore e la passione. L’esperienza si fa giocando, e pagando con certi errori. Ma fa parte di un percorso che la Juve ha iniziato. Dall’esterno sembra facile: finiscono i cicli e dopo tre mesi vinci. Ma non è così. Noi mettiamo tutto l’amore e la passione per portare la Juve nelle posizioni che le competono, ma ci sono squadre che sono cresciute. Quindi bisogna fare molto di più. Bisogna riacquistare un’autostima generale che prima c’era e su questo bisogna lavorare ogni giorno, crescere e tornare ai livelli che ci competono”.
CHIESA NEL DERBY – “Assolutamente no, ha fatto due allenamenti con noi, ma è indietro. Domani va a giocare con i ragazzi, perché noi non ci siamo, deve riacquistare fiducia nei movimenti e nelle cose di campo. Sta bene, ma con il Torino assolutamente no”.
SQUADRA CHE SOTTOPERFORMA – “La cosa che ho chiesto ai ragazzi è di essere compatti ed eliminare gli errori che stiamo facendo durante la partita. Una squadra che vuole vincere non deve commetterli”. Ma parlando di mercato, ci sono grosse novità: Rabiot, Kessie e un sogno per il futuro<<<