Lotito: "Ci saranno cambiamenti, ma manterremo lo scheletro"

Lotito: “Ci saranno cambiamenti, ma manterremo lo scheletro”

Claudio Lotito
Il presidente della Lazio ha parlato nella conferenza di presentazione del ritiro di Auronzo di Cadore. Sono stati diversi i temi toccati.

Claudio Lotito oggi ha parlato nella conferenza di presentazione del ritiro di Auronzo di Cadore. Il presidente della Lazio ha toccato vari temi. Le sue parole: “La stagione finisce sabato, quindi vediamo quale sarà la posizione definitiva. Abbiamo qualche rammarico, la squadra era attrezzata per fare molto bene. I cambiamenti portano ad assestamenti, ma nell’economia generale abbiamo raggiunto una classifica che non ci fa rimpiangere troppo le aspettative. Il futuro è legato a una logica diversa. Il cambio di guida tecnica ha comportato una serie di modifiche anche negli interpreti, che quest’anno verranno ulteriormente avvicendati, cercando di tenere lo scheletro centrale, ovvero quei giocatori molto attaccati alla maglia. Lavoreremo alacremente per migliorare e raggiungere altri obiettivi. Le aspettative sono alte“. Tra i big in bilico c’è Milinkovic-Savic, da tempo nel mirino della Juventus.

Sulla questione ambientale: “Dipende anche dall’aspetto ambientale, la stampa e la comunicazione continuano a ritrarci in una condizione di subordinazione rispetto ad altre realtà ed è sbagliato. È avvilente sentir parlare alcune persone sulle radio della Lazio. Noi non veniamo apprezzati dalla comunicazione: quello che gli altri raggiungono diventa un demerito per noi, ma non vale la stessa cosa al contrario, quando magari noi raggiungiamo degli obiettivi importanti. Noi non siamo secondi a nessuno. Ho preso la Lazio con più di 500 milioni di debiti, nello spogliatoio c’erano le panche di legno. Oggi se vedete il centro sportivo vi rendete conto di come ha lavorato la società, impegnando risorse che sono sotto gli occhi di tutti. Ma questo passa in secondo piano“.

La visione della Lazio: “In questo paese si valutano solo i proclami, non i risultati. Noi non abbiamo atteggiamenti roboanti, parliamo con i fatti, che voi non traducete nella comunicazione, per voi manca sempre qualcosa. Nei confronti della Lazio non c’è mai una valutazione oggettiva, sono disgustato da chi rappresenta la comunicazione biancoceleste. Questo club non ha criticità e non ne avrà mai fin quando ci sarò. E fin starò qui fin quando Dio me lo consente, poi vorrei lasciarla a mio figlio. La Lazio in Lega viene considerata perché ha una visione strategica del sistema. Nessuno qui però lo dice. Nella vita ci sono spettatori, comparse e protagonisti: la Lazio è protagonista, non ve lo dimenticate mai“.

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