[fncvideo id=690817 autoplay=true]
Andrea Losapio, giornalista che si occupa dell’Atalanta, ha rilasciato delle dichiarazioni a 1 Football Club, trattando diversi temi. Ecco le sue parole sulla Nazionale italiana, fresca di eliminazione contro la Macedonia del Nord e il modello Atalanta: “Devo dire che, secondo me, non è l’Atalanta il modello da perseguire. O, perlomeno, non questa Atalanta. L’Atalanta è cresciuta tanto anche grazie alle tante plusvalenze realizzate con i giovani stranieri. L’Atalanta crea i giovani ma non li fa giocare. Abbiamo visto venir fuori giocatori come Bastoni, così come Scalvini, ma non diventano pilastri della rosa. Se Gasperini, per esempio, ha un Gagliardini 20enne e un giocatore esperto, fa giocare quello esperto.”
Sulla lotta per la Champions League tra i nerazzurri e la Juventus, sfida al momento a favore dei bianconeri, che hanno otto punti in più in classifica, seppur con una gara in più: “A Bergamo, in realtà, guardavano più avanti anche a Milan e Napoli. Quest’anno, però, l’Atalanta ha gravi limiti, anche fisici che prima non aveva. Qui ci credono sempre, anche se la Juventus ora ha dato uno strappo importante nella corsa Champions. Onestamente, credo che il quinto posto sarà la dimensione più adeguata. Per quanto riguarda l’Europa League l’Atalanta ci crede e vi dico che, sicuramente, ‘lascerebbe’ 3 punti contro il Napoli in cambio del passaggio del turno contro il Lipsia.”
Su Sartori, dirigente della Dea in uscita dal club bergamasco dopo il cambio di proprietà: “Da quello che risulta a me, c’è la Juventus molto forte sul dirigente. C’è da dire che sono cambiate molte cose ultimamente, specialmente con l’arrivo di Arrivabene e Cherubini. Occhio anche al Bologna che, in questi giorni, avrebbe già fatto un tentativo. Bisogna capire anche cosa succede a Napoli con Giuntoli. Io, onestamente, fossi il Napoli prenderei subito Sartori. E’ un grande dirigente che, soprattutto, tratta ‘fino alla morte’. Sarebbe l’uomo giusto per un club come il Napoli.”