Losapio: "Alla Juventus una rivoluzione con molte ombre"

Losapio: “Alla Juventus una rivoluzione con molte ombre”

Il Football Director della Juve Cristiano Giuntoli
Losapio ha tratto le somme sulle strategie della Juventus nella costruzione della rosa di questa stagione, esplicitando alcune perplessità

Nel suo editoriale su TJ, Andrea Losapio ha parlato della costruzione della rosa della Juventus. Ecco le sue parole: “Nella rivoluzione attuata la scorsa stagione, ci sono parecchie ombre almeno nel modo di gestire. Sulla necessità di mettere in pubblica piazza gli epurati – la scusa e la soluzione era “altrimenti non se ne sarebbero mai andati” – ma questo agire ha portato anche gli ultimi “sopravvissuti” a non godersela più di tanto. Danilo è il capitano della Juventus e del Brasile e andava in panchina preferendogli chiunque, come se la rivoluzione di Thiago Motta valesse il grillino “uno vale uno”. Nel calcio funziona così solo in un caso: se vinci. Non se pareggi, soprattutto se sei la Juventus”.

Losapio: “Rugani sarebbe stato importante in questo momento”

Cristiano Giuntoli
Cristiano Giuntoli, direttore sportivo della Juventus

Il giornalista ha proseguito: “L’ennesimo pareggio, stavolta contro un Torino che negli ultimi anni è stato vittima sacrificale della Juventus, allunga molte ombre sulla gestione Thiago Motta. Perché – e sfiderei chiunque a dire il contrario – la società si è totalmente identificata con il suo allenatore sin dal suo arrivo, decidendo gli epurati e facendo di tutto per togliere gli ostacoli dal suo percorso. Invece che risorse, molti dei giocatori che erano ereditati da Allegri sono diventati dei grossi problemi. Sarebbe bello capire se lo fossero davvero, come i Rugani – che sicuramente sarebbe stato importante in questa situazione – oppure gli Szczesny. Perché se è vero che Di Gregorio sta facendo più che discretamente, c’è ancora la domanda sul perché spendere certe cifre quando hai già il polacco in rosa e gli hai pagato gran parte dello stipendio con la risoluzione”.

 

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