[fncvideo id=666002 autoplay=true] Manuel Locatelli, centrocampista del Sassuolo e obiettivo della Juve, ha parlato all’ufficio stampa della nazionale: “Fare un percorso così lungo è qualcosa di emozionante. Lo vedi un po’ più vicino quando sei in Under 21 ma è sempre difficile arrivare a giocarsi un Europeo con la nazionale maggiore. È un’emozione incredibile. l primo gol in nazionale? L’esperienza più bella della mia vita da calciatore fino ad oggi. L’Under? Ho vissuto tante esperienze indimenticabili: ho giocato con Donnarumma, Barella, Cutrone che è un mio grande amico. La delusione più grande è quando abbiamo perso la finale con la Francia all’Europeo Under 19. Eravamo un gruppo veramente unito e abbiamo fatto una grande esperienza, ci ha fermati solo Mbappé”.
A proposito di Juventus ha parlato di temi simili anche lo stesso Andrea Agnelli durante la conferenza di addio a Fabio Paratici: “Io per molti anni ho cercato di cambiare le competizioni europee dall’interno, ho fatto tutta la gavetta all’interno dell’ECA e della UEFA, abbiamo cercato di cambiare perché c’erano molti problemi anche prima del COVID. Il sistema concentra però tutti i poteri del calcio alla UEFA, che ha la responsabilità di tutto, anche quello di fare le regole. Questo è limitante. La Superlega è stato un grido di allarme, non un tentativo di colpo di stato, per un sistema che si indirizza verso l’insolvenza. L’accordo dei fondatori della Superlega era legato all’approvazione della competizione dalla UEFA, che da subito ha chiuso con termini offensivi, minacciando rappresaglie contro tre club che non hanno voluto piegarsi alla UEFA stessa. Conoscendo tutti in UEFA so che tutti non pensano le stesse cose, i ricorsi non mutano quello che è il nostro obiettivo, ovvero un dialogo con la UEFA per cambiare il calcio. Tutti gli investitori del calcio affermano che il modello va cambiato, i club che portano soluzioni vengono accusati e demonizzati. Juve, Real e Barcellona vogliono un cambiamento in meglio delle competizioni, e siamo sostenuti da molti addetti ai lavori”.