L’ex attaccante della Juventus oggi all’Udinese Fernando Llorente, ha parlato intervistato dai microfoni di Tuttosport dei bianconeri e del loro futuro: “Anche se è più piccola, per certi aspetti Udine mi ricorda Torino. A gennaio si è parlato molto di un mio ritorno alla Juventus, forse ci hanno pensato davvero ma alla fine non si è concretizzato nulla. Mi sarebbe piaciuto giocare con Cristiano Ronaldo che è uno dei più grandi giocatori della storia, e del Pirlo compagno di squadra ho bellissimi ricordi. Ma sarei stato felice di tornare alla Juve perché resta una parte del mio cuore. Lì ho vissuto i migliori anni della mia carriera e ho vinto cinque titoli”.
“Pirlo sta allenando la Juve in un periodo di cambiamento nel quale ci sono delle difficoltà, ma sia Morata che altri ex compagni, che sento spesso, sono tutti molto contenti di quello che sta facendo. Magari i risultati non sono quelli sperati, ma parlano tutti bene di Pirlo. Conoscendo Conte, però, difficilmente penso che l’Inter si faccia sfuggire lo scudetto. Staremo a vedere, il campionato è ancora aperto e mancano tante partite. La Juve ha fatto qualcosa di irripetibile dominando la Serie A per nove anni, e adesso aspetterei a dire che è alla fine di un ciclo: conosco quell’ambiente, non vanno mai dati per morti”.
“Contro il Porto è mancato Dybala, ma non sono gli ottavi. È uno dei migliori attaccanti al mondo, ma quest’anno purtroppo è stato fermato da problemi fisici. De Paul è fantastico, vedendolo tutti i giorni mi sono reso conto che è anche più forte di quanto pensassi. Se lo consiglio alla Juve? Sarebbe utile per tutti i top club al mondo, ma io me lo tengo stretto qui a Udine. Oltre a lui mi sta impressionando anche Musso. Pereyra? Eravamo insieme nella Juve, ma è sempre stato a top. Per me non è una sorpresa”.
“Anche se con qualche acciacco e il virus che lo ha frenato, Alvaro sta facendo una grande stagione. Alla Juve sta benissimo e la società dovrebbe ripartire da lui. In futuro può essere ancora più importante di quanto non lo sia già ora, Torino è l’ideale per lui. Ronaldo? Ok le critiche per l’eliminazione dalla Champions, ma credo sia da pazzi discuterlo. I numeri parlano per lui, con CR7 in campo si parte sempre dall’1-0 e può dare esperienza e tanto altro alla squadra. La prima volta l’ho affrontato a 12 anni in un torneo giovanile a Lisbona. Ed era già fortissimo. Era il miglior giocatore dello Sporting ed è stato premiato come miglior giocatore della manifestazione, io giocavo col Bilbao e ho preso il titolo come capocannoniere. Pogba? È un po’ che non lo sento, mi piacerebbe rivederlo nella Juve. E credo piacerebbe anche a lui, perché in bianconero ha vissuto i migliori anni”.
“Quel 4 ottobre eravamo pronti per partire, poi arrivò una comunicazione dalla Asl di Napoli che ci impedì di metterci in viaggio verso Torino. Agnelli e De Laurentiis? No, non hanno nulla in comune. Con Milik ho un ottimo rapporto, gli avevo consigliato la Juve e Torino, ma ora non so il suo futuro. Però posso dirvi che ha un sinistro fantastico ed è un attaccante da grande squadra”.
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