Lippi: "Il calcio italiano è in un momento non brillantissimo"

Lippi: “Il calcio italiano è in un momento non brillantissimo”

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Marcello Lippi, ex allenatore, ha analizzato la situazione del sistema calcio italiano, con un riferimento sulla Juventus.

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Marcello Lippi, ex allenatore tra le altre di Juventus e Napoli, ha rilasciato delle dichiarazione in occasione dell’evento della Reset Group, agenzia del figlio Davide. Ecco le sue parole raccolte da Tuttomercatoweb sul fallimento della Nazionale italiana: “Dispiacere, amarezza, nessuno avrebbe pensato di perdere contro la Macedonia. La Nazionale ci ha fatto vedere tre anni di grande calcio, ha vinto gli Europei e invece non andiamo ai Mondiali per la seconda volta consecutiva. Il calcio italiano è in un momento non brillantissimo, ci sono tanti stranieri… Quando allenavo io la Nazionale sceglievo sul 65% degli italiani, ora la situazione è capovolta. Nonostante questo ci aspettavamo di vincere con la Macedonia, l’amarezza è stata grande.”

Sul limite per gli stranieri: “Ogni giorno c’è un rimedio sui giornali. C’è tanta casualità: ricordo una ventina d’anni fa, trenta. C’erano tanti stranieri ma nascevano Totti, Del Piero e Montella: ora non ci sono grandi giocatori italiani, però non dobbiamo perdere contro la Macedonia. Però è accaduto stavolta… Non c’è un rimedio ma serve rimboccarsi le maniche: la persona più indicata è Mancini, senza dare ricette ogni giorno. E’ un periodo negativo del calcio italiano ma non scordiamoci che siamo chi ha vinto più Mondiali dopo il Brasile.”

Sullo Scudetto e sull’eliminazione in Champions League della Juventus: “Il calcio italiano, a parte la Nazionale, mi ha fatto vedere belle cose. Soprattutto per merito di allenatori come Italiano, Tudor, Juric, Andreazzoli, Zanetti, Cioffi: giocano un bel calcio e creano problemi. Hanno vinto contro le grandi, a Milano, Torino, Napoli: è la testimonianza che anche con squadre di non grande livello puoi fare un calcio propositivo. Quando sono arrivato alla Juventus non vinceva il titolo da dieci anni eppure abbiamo vinto lo Scudetto, la Champions. Il rammarico è aver vinto solo una Champions su quattro finali, poi ne ho vinte anche una in Cina.” Sul futuro: “Sono soddisfatto di quel che ho avuto: la mia carriera è finita due anni fa e non ho intenzione di ricominciare. Non è una risposta a nessuno: lo dico da due anni ogni giorno…”.

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