Carlo Pranzoni
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Intervistato dai microfoni di Tuttojuve.com, l’ex terzino Stephan Lichtsteiner ha analizzato l’attuale momento del club bianconero. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:
DIFFICOLTA’- “Più che non funzionante, è un orologio in difficoltà. La Juve è in una fase in cui sta costruendo un nuovo ciclo vincente, penso che prima o poi dovesse arrivare l’anno in cui andavi in difficoltà. Purtroppo nel calcio non si può vincere in eterno. A mio parere bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, è già stata vinta una Supercoppa e c’è la possibilità di vincere la Coppa Italia. Non è che torni a casa senza niente. E’ chiaro che l’ambiente si è abituato bene negli ultimi anni con la vittoria del campionato, ma non è mai scontato ripetersi”.
FIDUCIA- “Per me è giusto riporre la propria fiducia nei confronti di una dirigenza che sta vincendo da tanti anni. C’è la forza di aprire un nuovo ciclo, magari per centrare la Champions League che è l’unico traguardo mai raggiunto. L’unica cosa che non ho capito è come mai la Juve sia uscita negli ultimi tre anni contro squadre inferiori e alla propria portata. Escludendo l’anno in cui siamo usciti nel girone, ricordo che le squadre che ci avevano eliminato erano le più grandi d’Europa come Bayern e Real. In un modo, poi, abbastanza rocambolesco”.
CHAMPIONS- “Un po’ ne hai bisogno, perché è la paura di fallire che ti spinge a non mollare mai. E’ sempre un disastro uscire così presto dalla Champions, ma un conto è farlo con un top club e un altro con una squadra alla tua portata. La mia Juve non era intimorita, forse non era convinta di riuscire a fare grandi cose in Champions. E poi ci siamo riusciti, i risultati in tal senso, parlano per noi”.
PIRLO- “E’ difficile giudicare, in tutta onestà non ho avuto modo di seguire e di vedere molte partite. Lo scorso anno aveva rischiato di perdere lo scudetto, per cui è normale incontrare nuovamente delle squadre in grado di poterti soffiare lo scettro. Penso che bisogna fare i complimenti all’Inter perché ha capito che per vincere doveva comprare gli juventini. Ricordiamoci che dopo la tempesta, esce sempre il sole. Andrea merita un’altra chance. La dirigenza sapeva quali erano i rischi nel momento in cui lo hanno scelto come allenatore, per cui avranno sicuramente pianificato il fatto di non rivincere il campionato. Se dovesse raggiungere la qualificazione in Champions, penso sarebbe corretto permettergli di lavorare ancora per un altro anno”.
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