Lewandowski e gli idoli bianconeri: "Prima Baggio poi Del Piero, li ammiravo molto" - JuveNews.eu

Lewandowski e gli idoli bianconeri: “Prima Baggio poi Del Piero, li ammiravo molto”

Lewandowski
L'attaccante del Bayern Monaco ha parlato delle sue fonti di ispirazione

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La Juventus è stata eliminata dalla Champions League per mano del Porto, e come tutte le altre squadre italiane ha dovuto abbandonare la Champions League agli ottavi di finale. Una delusione cocente per i bianconeri, che da favoriti nella partita contro il Porto sono riusciti a farsi eliminare dopo la sconfitta al Do Dragao e la vittoria allo Stadium, che ha segnato la loro eliminazione per il minor numero di gol in trasferta.

Oltre ai bianconeri anche l’Atalanta e la Lazio sono state eliminate, con i biancocelesti che sono usciti grazie alle sconfitte rimediate contro il Bayern Monaco. Proprio l’attaccante dei bavaresi Robert Lewandowski, ha parlato intervistato dai microfoni della BILD, alla quale ha rivelato chi fossero i suoi idoli, con una netta predominanza di giocatori della Juventus: “Ricordo che quando avevo sei anni c’era un solo idolo per me: Roberto Baggio. In seguito Alessandro Del Piero è diventato il mio modello, lo ammiravo molto. Tuttavia, non potevo ancora giudicare esattamente cosa caratterizzasse il loro stile di gioco, ero troppo giovane. In seguito mi ha colpito la leggenda dell’Arsenal, Thierry Henry. I suoi movimenti, i suoi scatti in profondità, le reti e le vittorie: erano le qualità che volevo avere. Volevo imitarlo in tutto”.

L’attaccante del Bayern Monaco, autore di una grande stagione lo scorso anno che gli sarebbe valsa il Pallone d’Oro se non fosse stato soppresso da France Football vista la particolarità dell’annata, ha parlato anche dei calciatori che hanno caratterizzato le varie epoche calcistiche: “I migliori? Non si può individuare un solo giocatore, perché sono i calciatori che danno forma alle varie epoche. Negli ultimi 10-15 anni ci sono stati Messi, Cristiano Ronaldo, Ronaldinho. Prima di loro c’era Ronaldo. Ci sono sempre talenti straordinari, che trasmettono la gioia del calcio. I campioni rendono facili e semplici anche le cose più difficili”.

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