[fncvideo id=661373 autoplay=true] TORINO – La Football Supporters Europe (FSE) ha scritto e spedito una lettera direttamente al presidente dell’ECA, Andrea Agnelli, in cui lamenta delle future riforme del calcio europeo: “I nostri gruppi rappresentano i tifosi dei club che siedono nel consiglio dell’ECA. Vi scriviamo a nome loro e di milioni di altri in tutto il continente che avete scelto di ignorare nel vostro tentativo di prendere il controllo del calcio europeo. I vostri piani per ristrutturare la Champions League aumentando il numero di partite, introducendo la qualificazione basata sui risultati passati, e monopolizzando i diritti commerciali rappresentano una seria minaccia per l’intero gioco. Invece di realizzare il vostro presunto obiettivo di costruire un’industria calcistica di successo, sostenibile e socialmente responsabile, non farete altro che aumentare il divario tra i ricchi e gli altri, far naufragare i calendari nazionali e pretendere che i tifosi sacrifichino ancora più tempo e denaro. Tutto a beneficio di chi? Una manciata di club già ricchi, società di investimento e fondi sovrani, nessuno dei quali ha la legittimità di decidere come il calcio dovrebbe essere gestito. Anche la maggior parte dei membri dell’ECA ci rimette, alla luce dalle riforme proposte.
Una presa di potere così sfacciata sarebbe indifendibile persino nei momenti migliori, ma al culmine di una pandemia globale non rappresenta altro che un tentativo di trarre profitto da una situazione di crisi – per non parlare del netto contrasto con la solidarietà mostrata dai tifosi. Nell’ultimo anno, abbiamo sostenuto i nostri club incondizionatamente, comprando abbonamenti senza alcuna speranza di assistere alle partite, e pagando abbonamenti TV per vedere partite noiose disputatesi in stadi vuoti e senz’anima, il tutto mentre voi lavoravate dietro le quinte per trovare nuovi modi per dissanguarci. Ma noi non abbiamo il tempo o il denaro per investire nelle vostre fantasie o finanziare la vostra insaziabile avidità. E alla fine, noi siamo la fonte del vostro business. Nonostante le aspettative di alcuni, non c’è nessun tifoso 2.0 che aspetta di uscire dalla panchina per salvare i vostri piani. Noi siamo i tifosi di oggi, e non vogliamo più partite europee. Vogliamo campionati nazionali forti e competitivi, un’uguale opportunità di qualificarsi per l’Europa basata sul merito sportivo e una più equa condivisione della ricchezza del gioco. Vi chiediamo quindi di abbandonare i vostri piani sconsiderati. Chiediamo anche agli organi di governo del calcio di smettere di fare concessioni ai club d’élite e di intervenire per proteggere il futuro del gioco. Il calcio deve cambiare. Ma deve cambiare in meglio. Le questioni in gioco sono troppo importanti per essere decise a porte chiuse”.