Nicolò Fagioli
Ripartire. Questa era la parola d’ordine della Juventus per il match del Via del Mare contro il Lecce. Inizio propositivo per i bianconeri, che provano a tenere il Lecce nella propria metà campo, ma i giallorossi fanno buona guardia. E col passare dei minuti i padroni di casa ogni tanto cercano di affacciarsi davanti in contropiede. La prima parte del primo tempo è priva di occasioni. Il primo sussulto arriva al 26′ con un diagonale di Cuadrado. La Juve però è troppo fallosa, con ben 4 gialli nella prima mezzora. La squadra di Baroni è compatta e crea molte difficoltà alla Vecchia Signora in fase di costruzione, che così lascia un po’ isolato Milik. Nel finale di tempo la Juve crea qualcosa in più, prima con Miretti e poi con Rabiot su angolo. La gara però non si sblocca e all’intervallo è 0-0.
All’intervallo Allegri prova a cambiare qualcosa con Fagioli per McKennie. I bianconeri partono bene nella ripresa e creano subito un’occasione con Kostic che serve Milik, fermato da Falcone. I primi minuti sono tutti di marca bianconera, mentre il Lecce sembra in affanno. La pressione però non porta a concretizzare e allora il tecnico bianconero decide di affiancare Kean a Milik. Si gioca sempre più verso una sola porta e i pericoli bianconeri aumentano, come il tiro di Milik respinto da Falcone. Alla produzione offensiva manca qualcosa e Allegri si gioca anche la carta Iling-Junior. E proprio sull’invito del talento inglese, è il primo dei cambi del mister a sbloccarla: Fagioli. Il giovane centrocampista disegna un destro a giro che bacia il palo e va in rete. Lacrime di commozione per il bianconero classe 2001, al primo gol in Serie A. Nel finale la Juve pensa a mantenere il vantaggio, ma rischia, come in occasione del palo di Hjulmand. Il finale è di sofferenza, ma la difesa regge.
Dopo la settimana terribile, tra l’enorme delusione per l’eliminazione prematura ai gironi di Champions League e gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Torino, serviva un colpo di spugna. Dopo quanto visto a Lisbona e a causa delle assenze, Allegri si è affidato a diversi giovani, come Miretti e Soulé dall’inizio e Fagioli e Iling-Junior nella ripresa. E proprio gli ultimi due hanno confezionato la rete del vantaggio. La squadra di Allegri ha dimostrato difficoltà nell’affrontare una squadra con una fase difensiva molto organizzata ed è servito un colpo di classe per sbloccarla. Dopo il gol poi è subentrata quasi una paura di vincere che ha favorito la reazione del Lecce. Tanta sofferenza e obiettivo raggiunto. La risalita in classifica continua, ma serve qualcosa in più. Intanto tre punti per cicatrizzare le ferite.
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