[fncvideo id=660099 autoplay=true] TORINO – Il prossimo sabato, alle 18, andrà in scena il Derby della Mole, Torino-Juventus. Di seguito riportiamo le probabili formazioni per il match dello Stadio Olimpico Grande Torino.
TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Lyanco, Bremer; Ansaldi, Rincon, Mandragora, Lukic, Murru; Sanabria, Belotti.
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Danilo; Kulusevski, Arthur, Rabiot, Chiesa; Morata, Cristiano Ronaldo.
INDISPONIBILI
Demiral: contagiato da coronavirus, da valutare.
SQUALIFICATI
Buffon.
A proposito di Juventus, oggi Juan Caudrado ha parlato in via telematica al Liceo Scientifico e delle Scienze Applicate S. Anna per un incontro dal nome ‘La sfida del Covid nello Sport’: “Il Mister sta facendo un grandissimo lavoro, non è facile arrivare in un top club. Ci sono cambiamenti e giocatori nuovi, dobbiamo avere pazienza. Non è colpa sua, siamo noi che andiamo in campo. Noi abbiamo perso dei punti che non dovevamo e per questo ci troviamo in questa situazione. Dobbiamo crederci fino alla fine e provare a fare più punti possibile. Rinunce che ho fatto? Tante cose. Io a 13 anni sono andato via da casa per raggiungere il mio obiettivo. Ho avuto il sostegno di mia madre ma ho rinunciato a quel tempo con lei. Dal 2009 lei e mia sorella sono con me in Italia. Gol? È un’emozione indescrivibile e non sai cosa fare. Io ballo per manifestare la mia allegria, è bellissimo.
CR7? È uno dei migliori al mondo, è un professionista da cui c’è solo da imparare. È un esempio per la voglia che mette in ogni partita e allenamento. Derby? Speriamo di vincere, non dobbiamo avere paura. Ci alleniamo per scendere in campo con voglia e per fare un buon risultato. Champions? È il calcio, la gente pensa sia facile ma non lo è mai. Quando non raggiungi un sogno non è perché sei scarso. Bisogna lavorare finché non ce la fai. Continueremo a farlo e sperare che tocchi a noi. Sono fiducioso che essendo una grandissima squadra potremo riuscirci. Ronaldo alla Juve? Non ci credevo. Sono contento che sia nella mia squadra. Quando gli ho dato il 7? Per me non era importante, per me conta giocare. È più importante dare che ricevere. Lingua? Quando arrivi devi andare a lezione e se non ci vai ti multano”.