Dopo una partita poco convincente contro il Torino, la Lazio di Maurizio Sarri si rialza in piedi e sconfigge la Roma per 3 a 2 nell’importantissimo derby della Capitale. I biancocelesti giocano una partita di altissimo livello, riuscendo a segnare con facilità grazie alle verticalizzazioni fulminee tipiche dell’ex allenatore del Napoli. Anche la Roma di Josè Mourinho attacca con efficacia, cercando fino alla fine di recuperare lo svantaggio, senza però riuscirci. La Lazio si porta quindi a quota 11 punti, a sette punti di distanza dal Napoli di Luciano Spalletti, ancora primo in solitaria a pieni punti.
Ottima prova da parte di tutto l’attacco, con Felipe Anderson sugli scudi. L’esterno brasiliano, autore di un gol e un assist, è stato un dei protagonisti della partita, assieme a Immobile, Pedro e Milinkovic Savic. Meno brillante Luis Alberto, che in questo inizio di stagione non sembra essere ancora entrato a pieno negli schemi del nuovo allenatore biancoceleste. Nonostante i due gol subiti, positiva anche la prova della difesa, che è riuscita a contenere con efficacia le offensive giallorosse. I gol della Roma sono infatti arrivati da calcio piazzato: un gol di testa su calcio d’angolo e uno su rigore. Su entrambi la firma di Jordan Veretout, tra i migliori nelle fila della squadra di Josè Mourinho.
Al termine del match l’allenatore della Lazio ha commentato la partita ai microfoni di DAZN. Tra i vari argomenti di conversazione, Sarri non si è fatto sfuggire una frecciatina alla dirigenza della Juventus: “Qui si può lavorare, ci sono due o tre giocatori che possono fare gli esterni; è una rosa costruita. Nel mio periodo alla Juventus, invece, cambiare 3/4 giocatori era una spesa che in quel momento il club non poteva permettersi. Con qualche sofferenza ma ci siamo adattati, perchè non rinunci mai alle tue idee. Alla fine però abbiamo trovato un compromesso che ci ha portato a vincere”.