di Mattia Cinelli
Nella trentesima giornata di campionato, la Juventus affronta la Lazio nella cornice dell’Olimpico. I bianconeri cambiano modulo, passando al tanto agognato 4-3-3, con l’inserimento di De Sciglio nel quartetto difensivo, insieme a Danilo, Bremer e Rugani. A centrocampo spazio al trio composto da Locatelli, Miretti e Rabiot, mentre in avanti viene spostato Cambiaso come esterno alto, insieme a Kean e Chiesa. Dalla panchina Yildiz e Iling, pronti a dare la loro spinta sul match. Per i biancocelesti, come per gli ospiti, Tudor si presenta con un cambio modulo, passando da 4 a 3 in difesa, sconvolgendo quello che è stato lo spartito tattico del predecessore Sarri.
Pronti-via e la Juventus va subito vicino al gol; da una punizione ben battuta da Chiesa, la palla arriva sulla testa di Bremer, che svetta e sfiora il gol. La Lazio, però reagisce subito e sfiora il gol in più occasioni, spaventando i bianconeri prima con Castellanos, poi con Kamada ed infine con Felipe Anderson, nell’occasione più ghiotta per gli Aquilotti. Sul finire della prima frazione, però, la Vecchia Signora va vicina al gol del vantaggio; ancora Chiesa, probabilmente il migliore in campo dei primi 45′, dopo uno scambio con Rabiot, arriva al tiro ed impegna Mandas, che risponde presente.
Nella ripresa la Juventus parte forte come nel primo tempo, sfiorando il gol con Cambiaso, che un destro al volo, mette in difficoltà il portiere dei biancoazzurri. Dopo i cambi, però, la Vecchia Signora si spegne, e la Lazio riprende campo, andando vicinissima al vantaggio con Marusic, che servito da Immobile, calcia in porta, ma il suo tiro viene deviato provvidenzialmente da Bremer. Gli uomini di Tudor insistono, e sfiorano il gol sul finale con Luis Alberto, che calcia a un soffio dal palo. La gara sembra indirizzata verso un pareggio a reti bianche, ma in extremis Marusic, su cross di Guendouzi, regala la vittoria ai biancocelesti.