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Lazio-Juventus, Allegri: “Passaggio del turno importante per il proseguo”

Intervistato ai microfoni di Mediaset, l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato al termine del match di ritorno della sfida di Coppa Italia contro la Lazio. Di seguito le sue parole espresse ai microfoni dei giornalisti.

L’intensità dei festeggiamenti per l’approdo in finale era inversamente proporzionale alla sofferenza?

E’ stata una partita di sofferenza e lo sapevamo. Abbiamo preso gol su palla inattiva subito, poi abbiamo avuto un paio di occasioni nel primo tempo con Vlahovic e Bremer. Alla fine del primo tempo abbiamo rischiato di capitolare però nel secondo tempo la squadra è cresciuta fisicamente e abbiamo fatto anche un buon secondo tempo. Abbiamo avuto un po’ di situazioni favorevoli. Non era facile perché andare sotto dopo sei minuti su una ripartenza si poteva anche crollare, invece i ragazzi sono stati bravi. Andare in finale non è mai semplice. In tre anni abbiamo giocato una finale di Coppa Italia e qui la semifinale con l’Inter. Ora dobbiamo concentrarci sul campionato perché non abbiamo ancora raggiunto l’obbiettivo Champions e sabato abbiamo il Milan che è uno scontro diretto.

Ci sono tante cose che non le sono piaciute di quest’ultima partita?

In questo momento si giocano delle partite pesanti che per un anno e mezzo non abbiamo giocato. L’anno scorso abbiamo lottato ma per vari motivi era una situazione non idonea per giocare. Tra virgolette, non avevamo una certa responsabilità perché c’era talmente tanto caos fuori. Quest’anno ci siamo ritrovati a stare dietro all’Inter fino a fine gennaio e dopo c’è stato questo crollo. Nell’ultimo mese e mezzo-due mesi, sono diventate partite pesanti per la Juventus, che sei obbligato a vincere. In campionato abbiamo fatto pochi punti e ora abbiamo la possibilità di blindare questo posto in Champions e soprattutto essere arrivati in finale di Coppa Italia.

Considerata la prestazione, l’importanza di questa partita è stata sentita molto da alcuni giocatori più esperti?

Sui gol ci sono stati degli errori grossolani, ma questa partita e questo risultato è pesante e importante non solo per il raggiungimento della finale ma anche per il proseguo del campionato nel modo migliore. Perché altrimenti sappiamo benissimo che un eliminazione questa sera avrebbe creato dei risvolti psicologici nella partita di sabato e nel proseguo del campionato. E’ pesante giocare certe partite in certi momenti e questi sono test per i giocatori di crescita. Questi momenti non sono facili per nessuno e i ragazzi sono stati bravi. Sono stati dentro la partita e sono cresciuti nella ripresa. Abbiamo sbagliato qualche ultimo passaggio e qualcosa in fase di sviluppo. Però siamo stati più bravi nel palleggio e abbiamo avuto situazioni favorevoli. Nel computo delle due partite, nonostante la Lazio abbia fatto una buona seconda gara, abbiamo meritato la finale.

Come vivi questa situazione paradossale di tante critiche ma anche risultati migliori di altre squadre?

La partecipazione alla Supercoppa garantisce alla società un ritorno economico, quindi in questo senso siamo stati bravi. Per noi invece a livello tecnico. Per quanto i risultati, è per questo che bisogna avere grande equilibrio perché dopo una partita hai sempre l’opportunità di svoltare e girare una stagione. Stasera era partita importante e decisiva per la Coppa Italia, per la stagione e per la Supercoppa, quindi i ragazzi sono stati bravi. Le critiche alla Juventus ci sono sempre, soprattutto e per colpa nostra che abbiamo fatto un girone d’andata che nessuno si aspettava e a quel punto era normale che ci si aspettava che avremmo potuto combattere con l’Inter. Ma io ero preoccupato per un girone di ritorno con delle difficoltà appena avremmo mollato la presa, soprattutto perché avevamo tanti punti di vantaggio e lì mentalmente abbiamo lasciato per strada un po’ di punti.

Considerato il rendimento calante di Chiesa nella ripresa, perché non lo hai sostituito?

Federico è un giocatore che può stare fuori per 70′ minuti da una partita e poi con una fiammata risolvertela. In quel momento c’era bisogno di più qualità e loro erano calati fisicamente. Con più qualità in avanti potevo avere più soluzioni.

Riccardo Focolari

Classe 1965, giornalista pubblicista dal 2015. Redattore per Cittaceleste.it, Juvenews.eu, Notiziecalciomercato.eu, Mondoudinese.it, Ilmilanista.it

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