Intervistato ai microfoni di DAZN, Massimiliano Allegri ha commentato nel post match la sconfitta della Juventus contro la Lazio. Di seguito l’intervista integrale al tecnico dei bianconeri.
Qual è il problema della Juventus reduce da una vittoria in nove partite?
I numeri dicono che stiamo facendo male in questo periodo. Però ci vuole molta calma. Fortunatamente abbiamo dei punti di vantaggio sulla quinta. Dobbiamo continuare a lavorare per centrare l’obiettivo della Champions. E lo centreremo, anche se fosse all’ultima giornata. Non ho da rimproverare assolutamente niente ai ragazzi. Abbiamo sbagliato delle cose tecnicamente. Non è un momento facile. Bisogna passare questo momento e ribaltarlo. Martedì abbiamo di nuovo la Lazio in semifinale di Coppa Italia e avremo la possibilità di far bene. Mi dispiace aver perso negli ultimi dieci secondi. Abbiamo gestito male i due palloni finali però non possiamo farci altro. Dobbiamo rialzare la testa, continuare a lavorare.
Cosa la rende così sicuro che centrerete l’obiettivo Champions?
Noi dobbiamo credere di raggiungere l’obiettivo perché abbiamo ancora un po’ di punti di vantaggio. Ci sono delle partite da giocare e non è che siamo diventati brocchi tutti insieme. Sicuramente negli ultimi venti secondi abbiamo lasciato qualcosa. Abbiamo lasciato crossare e abbiamo gestito male due palloni. In questo momento ci vanno un po’ male le cose. C’è poco da parlare e solamente da fare, da essere arrabbiati, molto dispiaciuti e amareggiati per questa sconfitta degli ultimi cinque secondi. Bisogna cercare di riprendere il cammino e fare bene la partita di Coppa Italia in casa di martedì.
Considerando il passaggio dal modulo inedito del primo tempo a quello consolidato del secondo, cosa non ti è piaciuto della prima frazione di gara?
Ultimamente abbiamo sempre giocato con questo sistema di gioco. Loro si difendevano con il 4-4-2. La prima mezz’ora hanno dato molta pressione ma poi nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo abbiamo avuto delle situazioni favorevoli. Abbiamo iniziato bene il secondo tempo, però dovevamo essere più cattivi nelle situazioni che abbiamo creato. Poi non si può prendere gol così a dieci secondi dalla fine. Questo ci deve dar riflettere e pensare. Dobbiamo continuare a lavorare. E’ più il dispiacere per come è venuta la sconfitta della sconfitta in sé.
E’ cambiato qualcosa a livello mentale che spiega questo cambio di passo della Juventus?
Sicuramente abbiamo perso tanti punti per strada. Stiamo lavorando con grande intensità e grande voglia. La squadra è un gruppo straordinario che in campo mette tutto l’impegno. Questa sera erano distrutti, ma invece devono essere orgogliosi di questa prestazione. Martedì abbiamo subito un altra partita e le cose cambieranno.
Il derby d’Italia può avere inciso sulla testa dei giocatori?
Nel calcio è difficile andare a trovare questo tipo di causa. Ci sono degli episodi che ti girano a favore ed altri che ti girano contro. In questo momento purtroppo abbiamo fatto solo una vittoria nelle ultime nove partite e quindi dobbiamo stare solamente in silenzio, continuando a lavorare ed aver fiducia in ciò che facciamo. I ragazzi devono aver fiducia in loro stessi perché in questo momento in campionato stanno facendo una buona stagione.
Le ragioni del cambio di Chiesa sono dovute alle sue condizioni o è stata una scelta tattica?
I nazionali sono tornati dall’America. Hanno viaggiato. Martedì abbiamo una partita. Mckennie ritornava dopo tanto. In quel momento ho preferito mettere un giocatore diverso dentro. In questo momento non è questione se cambi al 60′ o al 70′ minuto. Il fatto è che questo momento non stiamo riuscendo a fare risultare. Ma con il lavoro ne usciremo.
Sul record di panchine:
Ringrazio per i complimenti ma bisogna pensare al futuro. Abbiamo due obiettivi importanti e siamo in piena corsa. Questa è la cosa più importante. I ragazzi devono stare sereni.
Si sente di dire qualcosa ai tifosi della Juventus?
Ci stanno sostenendo e devono continuare a farlo perché questa squadra gli si può dire di tutto ma a livello di impegno e di quello che lascia in campo non è mai venuta meno. L’anno che abbiamo vinto lo scudetto abbiamo fatto una striscia di 10 punti in 13 partite. Ci sono questi momenti, perché ne ho già passati. I ragazzi devono stare sereni perché hanno forza per venirne fuori.
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