La Russa: "Per l'Inter temo solo il Napoli. Juve? Presuntuosi, credevano che..." - JuveNews.eu

La Russa: “Per l’Inter temo solo il Napoli. Juve? Presuntuosi, credevano che…”

Le dichiarazioni del politico

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Archiviato l’ultimo fine settimana di campionato, l’Inter di Antonio Conte ha fatto un ulteriore passo in classifica verso quello scudetto che manca dall’ormai lontano 2010. I nerazzurri, vincendo a Bologna, hanno allungato sulle rivali, sfruttando così i passi falsi di Milan (ora a meno otto) e Juventus (scivolata al quinto posto a dodici distanze da Lukaku e compagni). Per i meneghini c’è ora in programma il recupero contro il Sassuolo, mentre allo Stadium di Torino la Juve ospiterà il Napoli nel match rinviato lo scorso 4 di ottobre per la mancata presenza degli azzurri nel capoluogo piemontese. Intervistato dai microfoni di Gr Parlamento, il politico e tifoso interista Ignazio La Russa ha così analizzato la situazione campionato, dando un suo giudizio anche sui campioni d’Italia in carica:

Scudetto? Per l’Inter la squadra che temo di più in questo momento è il Napoli, soprattutto se dovesse vincere la partita di dopodomani in casa della Juve. Credo che quella di Gattuso sia la squadra più pericolosa. Tutti dicono l’Atalanta, ma onestamente mi sembra più fortunata che brava. Io credo che l’accoppiata Marotta-Conte abbia fatto il massimo per l’Inter. Il tecnico è riuscito a dare una fisionomia precisa, mentre la società ha dimostrato di essere superiore alla Juventus anche come organizzazione. Riapertura degli stadi? Non capisco perché San Siro non possa ospitare almeno 20 mila persone in questo momento. Non c’è nessuna ragione, basta solo organizzare gli ingressi in maniera decente. Io non solo credo che si possano riaprire gli stadi, ma che si debbano riaprire.

Juve? Una mia idea me la sono fatta. Non parlo solamente da tifoso quando lo dico: c’è stata un po’ di presunzione in casa del club bianconero. Boccio totalmente il centrocampo, un reparto che lascia a desiderare. La presidenza inoltre era convinta che qualcosa dal cielo sarebbe comunque arrivato”.

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