TORINO – Una vicenda che ancora fa discutere quella legata al caso di Luis Suarez, l’attaccante uruguayano, attualmente nelle fila dell’Atletico Madrid, era finito nel mirino della Juventus la scorsa estate. Il club bianconero è stato travolto dalle accuse di aver combinato l’esito dell’esame di italiano del giocatore. In particolare, nel mirino delle indagini è finito il Chief Football Officer della Juve Fabio Paratici, che avrebbe organizzato tutto. Tra le persone coinvolte, inoltre, c’è stata anche la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. La politica, infatti, avrebbe avuto dei contatti proprio con il dirigente bianconero. Tuttavia, questi contatti non sarebbero legati esclusivamente a questa vicenda, vista la lunga amicizia che lega i due. Ad affermarlo è stata la stessa ministra, intervenuta ai microfoni della trasmissione di Radio Capital “The Breakfast Club“.
Ecco, dunque, le parole della ministra Paola De Micheli: “Non ho commesso alcun reato. Sono molto dispiaciuta del fatto di essere stata coinvolta, ma ciò che ho fatto non è stato nient’altro che informarmi per capire come si poteva portare a termine questa richiesta di cittadinanza. Sono state messe in giro voci riguardo ai poteri forti o cose del genere. In realtà, io tifo Juve e sono amica di Fabio Paratici fin da bambina. Come ministra sono sempre stata a testa alta di fronte a tutti questi poteri forti e leggere determinate cose, che sono state banali, mi dispiace molto. Sportivamente ho le mie opinioni e, da tifosa della Juventus, mi è dispiaciuto che non sia arrivato Suarez. Ciò che mi ha fatto più male, però, è il modo in cui sono stata trattata; questo, tuttavia, non è qualcosa di nuovo“.