Esperto di diritto sportivo, Stefano La Marca è intervenuto a Sportitalia per analizzare le possibili mosse della società della Juventus. In particolare quelle contro la sentenza della Giustizia Sportiva che ha inflitto dieci punti di penalità da scontare in questo campionato di Serie A. Ecco cosa ha detto: “La Juventus ha possibilità di ricorrere al Collegio di garanzia dello Sport entro trenta giorni. Si cercherà di lavorare sulla legittimità seppur con poche speranze di vedersi accogliere il suddetto ricorso. Resta da analizzare il filone sulla manovra stipendi, la partnership con altri club e con gli agenti. È un processo più ampio che si terrà soltanto il 15 giugno, con il rischio di sforare nella stagione successiva. Pertanto, la Juventus potrebbe decidere di patteggiare per ottenere una riduzione della pena pari ad un terzo”.
Corsa europea: chance Juve
Oltre alle questioni extracampo, La Marca ha risposto alle domande relative la corsa Champions League che vede coinvolta anche la Juventus. Secondo l’esperto di diritto sportivo, nonostante la situazione permane ancora qualche possibilità per i bianconeri. Nello specifico ha risposto: “La Lazio è ormai già certa del piazzamento Champions. Quella che verrà sarà una settimana cruciale per la corsa all’Europa, e credo che l’Atalanta sia la squadra che rischia di più. La Juventus potrebbe avere una chance. A tal proposito, Vlahovic ritengo sia una delle poche scelte indovinate nell’assenza totale di programmazione”.
Non solo Juve: il post Spalletti
Oltre che della Juventus, si è parlato anche di altri temi riguardanti le squadre di Serie A. Spostandoci leggermente dal bianconero, tiene banco la questione Luciano Spalletti che pare lontano dalla permanenza al Napoli. In caso di addio, servirà individuare un nuovo sostituto: “Ad oggi si fa un elenco di allenatori, senza conoscere il futuro dell’allenatore. Ciononostante, credo che mantenere quel binomio tanto vincente sia nell’interesse non soltanto dei tifosi, ma anche dei professionisti coinvolti. Inoltre, il Napoli gode, oggi, di un divario tecnico, progettuale e gestionale evidente rispetto alle rivali. Il Napoli potrà scegliere un tecnico emergente, sul quale incombe l’interrogativo del prossimo direttore sportivo e sulle capacità di ‘ovattarlo’. In caso contrario, la scelta di un tecnico di fama internazionale potrebbe rivelarsi determinante. Sia in chiave mercato che per la permanenza di molte delle pedine fondamentali di questo Napoli”.