Da quando è stata annunciata, la Superlega è stata un grandissimo argomento di discussione. I suoi ideatori, tra cui la Juve, sono convinti sia necessaria una drastica riforma del calcio moderno, per far sì che diventi più spettacolare e in qualche modo più simile all’NBA americana. In molti però hanno storto il naso, impauriti da una deriva autoritaria e troppo poco democratica del gioco del calcio. Per il momento il progetto è stato accantonato, ma non le polemiche che lo circondano.
Intervenuto al Thinking Football Summit di Oporto, il presidente de La Liga Tebas ha detto: “Superlega? Non è vero che i giovani si stanno allontanando dal calcio: anzi, è l’esatto opposto. Questa concezione del calcio è pericolosa, perché con essa si perderebbe l’essenza stessa del calcio. Provocherebbe la rovina dei campionati nazionali e delle centinaia di migliaia di posti di lavoro ad essi collegati. In Spagna, ad esempio, i campionati nazionali sono molto più seguiti di una partita della fase a gironi di Champions. Si segue più la Segunda División di un qualsiasi Juventus-Bayern”.
La Champions League sta veramente perdendo di spettacolarità e interesse? I numeri degli ascolti raccontano una storia diversa. Quel che è certo, è che la diatriba attorno alla Superlega andrà ancora avanti a lungo.