[fncvideo id=656489 autoplay=true] TORINO – Franck Kessié, centrocampista del Milan, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in vista del derby di Milano. Queste le sue parole: “Una volta sono arrivato a Milanello e ho parcheggiato nel posto di Gazidis. Mi hanno detto che non si poteva e ho risposto, che problema c’è? Sono il nuovo a.d. del Milan. A me piacciono gli scherzi. Logicamente so di non essere un presidente. Frizioni con Pioli? Beh, il Milan mi ha preso, segno che in me vedeva qualcosa. Però giocare nel Milan non è facile, e poi è arrivato un nuovo allenatore che chiedeva cose che bisognava capire. C’è voluto del tempo, non soltanto a me. Quando arriva un tecnico differente, vuol dire che il momento è complicato. A maggior ragione bisogna metterci tanta attenzione. La mia evoluzione? Si lavora per andare avanti e io lo faccio tutti i giorni per diventare un centrocampista migliore”.
Poi ancora sul suo idolo: “Il mio idolo? Questa è una domanda facile: Yaya Tourè. Stella Rossa? Il pareggio in trasferta 2-2 non è male. Si poteva fare meglio, ma c’è ancora il ritorno. E ora la partita con l’Inter. Il mio derby? Quello vinto con gol di Cutrone all’ultimo minuto. Scudetto? Mancano ancora tante partite. E sembra che ci siano tante difficoltà, ma il derby lo vinciamo noi e torniamo in testa alla classifica. Perché sono sicuro di vincere? Perché siamo un gruppo che è cresciuto nelle difficoltà, lavoriamo sodo e crediamo nello scudetto. In Italia, ormai lo sanno tutti, puoi vincere contro la prima e perdere con l’ultima in classifica. Fasciarsi la testa non serve. Ibra? Da un punto di vista tecnico è insuperabile e come compagno ti dà sempre qualcosa in più. Ci mette sempre la faccia, non succede spesso di trovare campioni con questa personalità”.